Raccolta differenziata in Italia: quali sono i trend e gli obiettivi

Diventata obbligatoria nella penisola fin dal 2015, la raccolta differenziata in Italia cambia molto da città a città. Questo determina sensibili differenze tra le regioni italiane che pur avendo medesimi obiettivi, mostrano trend diversi.

Trend della raccolta differenziata in Italia: come funziona

Le modalità di gestione rifiuti variano a seconda del numero di abitanti di un Comune, della superficie territoriale, dalla presenza o meno di discariche, inceneritori e centri per lo smaltimento. Le amministrazioni cittadine, comunque, hanno a disposizione linee guida nazionali come riferimento. Su dettagli marginali, come il colore dei bidoni o le modalità settimanali di ritiro e raccolta rifiuti, ogni territorio ha libertà di azione.

Sono necessarie anche risorse economiche piuttosto elevate per far funzionare il sistema di smaltimento. Poichè non tutti i comuni hanno a disposizione le cifre occorrenti, il servizio di raccolta rifiuti e il loro relativo smaltimento sono finanziati tramite il pagamento di tasse locali.

Di conseguenza ogni cittadino paga un importo individuale, determinato dalle politiche economiche del Comune di residenza. Per attuare tutto, l’amministrazione comunale stipula con un’azienda esterna un contratto per occuparsi della raccolta differenziata.

Come apprendiamo dagli esperti di Wastemanager, i quali trattano risorse digitali utili alla gestione dei rifiuti, il trend della raccolta differenziata è in crescita e sono davvero tanti i comuni italiani che si distinguono per virtuosismo.

All’atto pratico gli ostacoli sono tanti: i comuni devono organizzarsi con aziende terze che organizzino la raccolta in maniera coordinata, bisogna valutare la necessità di mezzi e personale (preferibilmente del posto).

Ė necessario vigilare sull’operato degli addetti e dei cittadini, in modo da rendere tutto il più facile possibile. Bisogna poi pensare allo stoccaggio e allo smaltimento di ciò che si raccoglie. Ė necessario seguire le procedure dettate dalla Comunità Europea, soprattutto qualora si volesse partecipare ai bandi europei mirati a finanziare il potenziamento del settore.

Sono tanti, quindi, i motivi per cui i trend per la raccolta e smaltimento dei rifiuti sono diversi nel territorio italiano. In ogni caso, è da ribadire che l’Italia è sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi comunitari in merito alla questione raccolta differenziata.

Gli obiettivi della raccolta differenziata

L’Unione Europea, con la direttiva 2018/851/UE, ha fissato alcuni obiettivi sul riciclo e sul riutilizzo dei rifiuti, chiedendo di attivare un servizio per la raccolta differenziata.

Quali sono gli obiettivi? Ai paesi membri è chiesto di:

  • generare meno spazzatura, consumando meno materiali;
  • praticare la raccolta differenziata per consentire il riciclo dei materiali;
  • ridurre gli sprechi.

Risultano chiari, quindi, gli obiettivi principali comunitari, prettamente rivolti all’ecologia: riducendo gli sprechi si avranno meno rifiuti da gestire e inviare alle discariche o agli inceneritori. Di conseguenza meno danni per l’ambiente e l’atmosfera.

Quanto varia la diffusione della raccolta differenziata in Italia

Secondo dati ufficiali, al 31 dicembre 2019 nel territorio italiano erano stati superati del 66% gli obiettivi indicati dall’UE in merito alla raccolta differenziata. Nell’osservare, però, i trend delle singole regioni, tra loro emergono sostanziali differenze. Soltanto sette di esse hanno atteso positivamente le indicazioni europee, mentre le altre tredici registrano quote meno alte.

Sono i territori dell’Italia Settentrionale a mostrare picchi piuttosto elevati, con trend in media tra il 58% e il 65%.

Tra le regioni dell’Italia Meridionale, il fanalino di coda spetta alla Sicilia (29%) e, a seguire, alla Calabria (42,3%). In cima alla classifica delle regioni più virtuose per quanto riguarda la raccolta differenziata, con la percentuale più alta, c’è il Veneto (73,8), seguito dal Trentino Alto Adige (72%) e dalla Lombardia (70,8%).

In ogni caso, i risultati sono più che positivi in quanto è evidente come tutte le amministrazioni territoriali abbiano a cuore il discorso ambientale. Sono tante le iniziative messe in atto dai Comuni per sensibilizzare i cittadini a osservare le norme riguardo la raccolta differenziata.

A partire dalle scuole di ogni ordine e grado, infatti, sono promosse attività che coinvolgono i più piccoli al rispetto dell’ambiente, all’utilizzo intelligente dei materiali, al riutilizzo e al riciclo. Il tutto con risposte soddisfacenti in tutto il territorio nazionale.