Perché l’Italia è una grande fabbrica di cioccolato

Nel nostro paese la diffusione del cioccolato come bene di consumo di massa è iniziata nei primi decenni del diciannovesimo secolo. Una passione che, tra momenti di grande crescita e qualche momento di crisi, ha conquistato generazioni e persone di ogni età, estrazione sociale e provenienza geografica. Da nord a sud, tantissime sono le fabbriche di cioccolato sorte nel bel paese, che hanno contribuito a far diventare quello che viene definito “il cibo degli Dei” uno dei prodotti artigianali più amati e diffusi in tutte le regioni italiane. Si calcola che in media ogni italiano consumi circa 4 kg di cioccolato l’anno, in particolare il cioccolato fondente è il più amato e acquistato.

Ma come è arrivata questa prelibatezza in Italia e come si è diffusa l’abitudine di mangiare cioccolato?

 Dal 1800 ai giorni nostri: sviluppo delle fabbriche di cioccolato

 Questa prelibatezza fu inventata da popoli antichi come i maya, i toltechi, gli aztechi ed è arrivata nel vecchio continente qualche migliaio di anni dopo. Fu Cristoforo Colombo il primo europeo a scoprire l’esistenza della pianta del cacao. Siamo nel 1502 e in Europa nessuno conosce questa pianta e il valore che ha per le popolazioni native dell’America del Sud. Colombo portò una quantità di cacao con sé al ritorno in Europa. Il gusto naturalmente amaro del cacao lo fece risultare, ovviamente, poco appetibile. Fino a quando non si ebbe l’intuizione di aggiungere dello zucchero per rendere la bevanda ottenuta con i semi della pianta più gradevole.

Il gusto di questa bevanda conquistò i palati di chi ebbe la fortuna di assaggiarla e fu così che fu coniata la definizione di “cibo degli Dei”. Francesco Carletti, un mercante fiorentino, intuì le potenzialità commerciali di questa pianta e decise di importarne i frutti in Europa, sfidando la concorrenza degli olandesi che conquistarono presto il monopolio del mercato mondiale.

Nei primi decenni del quindicesimo secolo in molte città italiane si diffuse rapidamente l’utilizzo del cacao e si cominciò a produrre ed esportare il cioccolato nel resto di Europa. All’inizio del diciannovesimo secolo venne messo a punto uno strumento che serviva a raffinare la pasta di cacao per miscelarla poi con lo zucchero e la vaniglia. Nel 1819, in un piccolo paesino sul lago di Ginevra venne creato un composto morbido, realizzato partendo dal cacao, che avrebbe dato l’impulso definitivo al successo di questo prodotto in tutto il mondo: era nata la prima tavoletta di cioccolato.

A metà del diciannovesimo secolo molte grandi fabbriche di cioccolato si impiantarono in diverse città del nord e del centro Italia e verso la fine del secolo anche nelle principali città del sud importanti aziende iniziarono la loro storia che continua ancora oggi.

Oggi il cioccolato è un prodotto così popolare e con così tante tipologia e specialità da aver catturato sempre di più i gusti di persone di tutte le età. Per tutti gli appassionati di questa prelibatezza, per gli esperti e per chi lavora nel settore, sono nati negli anni importanti fiere che hanno ottenuto successo internazionale, come l’Eurochocolate di Perugia e quello di Modica, CioccolaTò a Torino e Cioccoshow a Bologna e tante altre sparse per tutto il territorio nazionale.

Cacao: tipologie di frutti, differenze e proprietà benefiche

Originario del Sud America, il cacao viene ricavato da una pianta che arriva a raggiungere anche i 10 metri di altezza. Ogni frutto di questa pianta contiene una quantità di semi variabile tra i 25 e i 40. Il raccolto di questi frutti, detti cabosse, avviene due volte l’anno, indipendentemente dalla piantagione di provenienza. Attualmente si conoscono tre diverse tipologie di cacao.

Il cacao criollo o nobile, è molto diffuso nei paesi dell’America centrale (come il Messico, di cui è originario) e in paesi dell’America Latina come Ecuador e Venezuela. Solo il 2% del cacao prodotto nel mondo è di questa tipologia; il motivo è legato alla delicatezza della pianta. Anche per questo, il cacao criollo viene definito “nobile” ed è solitamente utilizzato per prodotti più ricercati e pregiati. Il cioccolato prodotto partendo dalla polvere di cacao nobile si caratterizza per un gusto aromatico e poco amaro e molto delicato.

Il cacao forastero è il più diffuso ed è, infatti, detto anche cacao “di consumo”. La pianta da cui proviene è molto robusta e questo cacao rappresenta la stragrande maggioranza della produzione mondiale di cioccolato: oltre l’80%. Le zone di coltivazione principali sono il Brasile e l’Africa occidentale. Il gusto caratteristico del cioccolato prodotto con questo cacao è molto forte, amarognolo e poco aromatico.

Il trinitario, detto anche cacao “ibrido” viene ottenuto dall’incrocio delle altre due tipologie di cacao. Il cacao creato dal mix di queste due varietà ha le proprietà aromatiche del criollo e la robustezza del forastero. Questa tipologia è molto diffusa nella fascia equatoriale e il cioccolato prodotto da questi frutti ha un gusto fine, persistente e molto aromatizzato.

Sfatiamo un falso mito: mangiare cioccolato, nelle giuste dosi e senza esagerare, ha notevoli benefici per il nostro organismo. Il cioccolato è una fonte di energia molto utile per chi fa sport e per gli adolescenti che attraversano la fase dello sviluppo; ha una grande quantità di magnesio che ha una forte azione antidepressiva; contiene fosforo, flavonoidi e caffeina che aiutano molto nelle attività intellettive che richiedono grande concentrazione, come lo studio; grazie alla presenza di flavonoidi, il consumo di cioccolato contrasta i radicali liberi e aiuta la salute cardiovascolare.

Cioccolato: tradizione e innovazione per tutti i gusti

 Dal suo arrivo nelle case degli italiani ad oggi, il cioccolato e tutte le lavorazioni del cacao hanno portato alla creazione di prodotti di cioccolato per ogni gusto e di tutte le tipologie. Partendo dalla cioccolata da bere e dalle prime tavolette di cioccolato, nel corso dei secoli si è arrivati a una produzione sempre più differenziata e creativa.

Per chi impazzisce per il cibo degli Dei, oggi c’è davvero l’imbarazzo della scelta!

Le classiche tavolette vengono arricchite con prodotti come le arachidi e sono disponibili in tanti gusti e varianti. Per chi desidera un piccolo momento di piacere, senza esagerare, il cioccolato viene utilizzato per ricoprire mandorle, frutta candita, nocciole, o riempito di piccole quantità di liquori come la sambuca e il rhum per chi cerca un’esperienza più forte che unisca forza e dolcezza.

Continua è la ricerca di nuove combinazioni, nel segno dell’innovazione e della tradizione, unendo spesso prodotti regionali al cioccolato al latte o fondente.

Non c’è limite alla fantasia per questo prodotto che accende da sempre i desideri dei golosi di ogni età.