Riscaldamento a pavimento: quando sceglierlo

Il riscaldamento a pavimento, o anche a pannelli radianti, è un sistema di riscaldamento sempre più diffuso e presente grazie ai suoi consumi ridotti, alla sua efficienza energetica e a un minor impatto ambientale.

Siccome è formato da tubazioni in cui circola acqua, che diffonde calore omogeneo dal basso verso l’alto, diventa una tipologia di impianto perfettamente compatibile con sistemi a bassa temperatura d’esercizio.

Inoltre non sussiste il rischio del deterioramento o di un calo del rendimento nel tempo, in quanto i materiali e i sistemi attualmente in circolazione si prestano molto bene a questa tipologia di impianto.

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Vediamo ora i diversi vantaggi che si ottengono da un impianto di pannelli radianti.

Riscaldamento a pavimento pro e contro

Dopo aver visto a grandi linee cos’è un impianto a pavimento, vediamo quali sono i diversi vantaggi e poi gli svantaggi che derivano dalla scelta di una soluzione di riscaldamento così efficiente.

Riscaldamento a pavimenti: vantaggi

Non solo calore

Si tratta di un sistema che garantisce il massimo comfort sia nella stagione invernale che in quella estiva, dato che funge anche da impianto di raffrescamento, grazie all’immissione di acqua fredda al posto di quella calda.

Inoltre non sarà necessario l’acquisto di un condizionatore, con i relativi svantaggi e i consumi energetici collegati a questo elettrodomestico.

Calore uniforme in tutte le stanze

L’impianto a pannelli radianti distribuisce il calore per irraggiamento in tutte le stanze della casa, assicurandone in questo modo un’ottima propagazione.

E sempre grazie all’irraggiamento, l’aria calda, che è molto più leggera di quella fredda, si propaga lentamente dal basso verso l’alto.

In questo modo non sarà più necessario, come avviene spesso nei sistemi di riscaldamento più tradizionali, veicolare il calore nelle zone più vicine alla fonte di emissione,.

Riscaldamento costante con l’impianto a pavimento

Anche dopo diverse ora dallo spegnimento dell’impianto, percepirai ancora il calore. Questo grazie all’inerzia termica.

Manutenzione ridotta e semplicità di installazione

Il sistema impianto riscaldamento a pavimento non richiede una frequente manutenzione e risulta essere di facile realizzazione.

Un aspetto importante però riguarda l’acqua presente nelle tubature: questa è sempre la stessa durante tutto il ciclo di vita dell’impianto.

Al fine di evitare che venga intaccata da fanghi o depositi, potrebbe essere necessario, nel corso degli anni, fare delle analisi del pH ed eventualmente eseguire un trattamento con prodotti specifici.

Ambiente più sano con il riscaldamento a pavimento

Al contrario di altri sistemi di riscaldamento, l’impianto a pavimento è particolarmente adatto a chi soffre di allergie, dato che non prevede ventilazione e di conseguenza non alza la polvere. Per di più, evita l’accumulo di umidità e la formazione di muffe.

Riscaldamento a pavimento: un sistema silenzioso

Spesso altre tipologie di sistemi di riscaldamento risultano efficaci, ma troppo rumorosi durante il loro funzionamento. L’impianto a pannelli radianti invece è silenzioso e per tale motivo è adatto ad ogni tipo di abitazione, persino nei condomini.

Più spazio a disposizione

Siccome l’impianto di riscaldamento si trova sotto al pavimento e non prevede la presenza di termosifoni, recuperiamo molto spazio in tutta l’abitazione. E nel mentre ci offre anche un’ampia libertà architettonica e di arredamento.

Riscaldamento a pavimento green

Poiché questa tipologia di impianto richiede una temperatura compresa tra i 30°C e 40°C, invece dei canonici 80°C richiesti dai termosifoni, si adatta benissimo a sistemi che utilizzano energie rinnovabili come pompe di calore e pannelli solari termici.

Riscaldamento a pavimento: detrazioni fiscali

I pannelli radianti rientrano appunto nella categoria dei sistemi radianti i quali, nel caso in cui si decida di sostituire il sistema di emissione senza il generatore, danno accesso a una detrazione fiscale pari al 50% dell’intero costo del lavoro.

Inoltre fino al 31 dicembre del 2021, è possibile accedere alla detrazione del Superbonus 110%, oltre ad un rimborso pari al 65% per il rifacimento del sistema di riscaldamento.

Riscaldamento a pavimento: svantaggi

Inaccessibilità tubature

Una volta installato il sistema a pavimento, qualora ci fossero guasti (circostanza assai rara), i tubi diventano inaccessibili, se non rimuovendo la zona del pavimento interessato.

Meno tappeti

È fortemente consigliato limitare la copertura del pavimento, come l’utilizzo di tappeti o arredi ingombranti. Questo perché limiterebbero, seppur in minima parte, il calore sprigionato.

Calore dopo 24 ore

Si tratta di un sistema che non produce immediatamente calore, come i termosifoni. Ma raggiunge una temperatura ottimale dopo almeno 24 ore dall’accensione.

Riscaldamento a pavimento: un investimento importante

Il costo che bisogna sostenere per realizzare un impianto di riscaldamento a pavimento è di gran lunga maggiore rispetto a quello che si sosterrebbe per i consueti termosifoni.

Un costo che può essere paragonato ad una sorta di investimento, visto l’elevato risparmio energetico e fiscale che ne deriva poi dal suo utilizzo.

Riscaldamento a pavimento: materiali

Dopo aver analizzato insieme i pro e i contro di questo tipo di impianto, sono sicuro che tu voglia sapere quali sono gli elementi e i materiali da cui è composto. Vediamoli.

 

  • pannello isolante: fatto normalmente di polistirolo sagomato o sughero, e posizionato sopra la soletta. Al fine di facilitare l’installazione delle tubature, presenta un disegno predefinito e degli incastri;
  • tubature: rappresentano la parte più importante dell’intero sistema, in quanto devono essere resistenti alla corrosione e allo schiacciamento. Di solito sono in polietilene o di materiali parzialmente di metallo e di plastica. E vengono installate a forma di serpentine al di sopra di un pannello isolante;
  • caldaia: si occupa di portare la temperatura dell’acqua tra i 30 e i 40°C;
  • foglio in PVC rigido: viene saldato al pannello isolante col fine di rendere quest’ultimo più impermeabile, robusto e resistente all’umidità;
  • collettori: si tratta di valvole le quali permettono di regolare l’apertura e la chiusura del flusso d’acqua;
  • massetto: uno strato in calcestruzzo il quale ha una funzione riscaldante.

Conclusioni

Sempre più famiglie negli ultimi tempi hanno deciso di installare l’impianto di riscaldamento a pavimento, sia per la sua natura eco-friendly che soprattutto per la possibilità di vedersi tagliare drasticamente il costo della bolletta dell’energia elettrica.

E in aggiunta si tratta di un sistema che, come le stufe a pellet, permettono ai propri utilizzatori di efficientare al massimo il proprio fabbisogno termico.