L’indennità di accompagnamento è un servizio mediante il quale lo Stato italiano esegue una prestazione economica a persone che risultano invalide o parzialmente invalide. L’indennità nasce proprio dalla necessità di sostenere e aiutare i soggetti invalidi, che non possono compiere azioni quotidiane in perfetta autonomia. L’intento è quello di dare aiuto e assistenza a chi ne ha bisogno. Ma come è possibile accedere a tale provvedimento? Vediamolo insieme.
Quali sono i requisisti necessari per richiedere l’indennità?
In generale, l’indennità di accompagnamento spetta agli anziani e ai disabili con una totale inabilità, che ovviamente, dev’essere accertata e certificata. Quando si parla di inabilità, si fa riferimento sia ad una condizione fisica di un soggetto, sia ad una condizione psichica. In ogni caso, i soggetti che possono averla di diritto devono possedere dei requisiti specifici.
Per poter fare richiesta di indennità per l’accompagnamento è fondamentale avere i seguenti requisiti:
- È necessario essere cittadini italiani.
- I cittadini stranieri devono essere regolarmente iscritti all’anagrafe del comune di residenza.
- I cittadini stranieri extracomunitari devono avere un regolare permesso di soggiorno di almeno un anno.
Oltre a questi requisiti base, sono necessari anche:
- Certificazione di invalidità per i soggetti tra i 18 e i 65 anni.
- In caso di soggetti minorenni o anziani con età superiore ai 65 anni è necessaria una certificazione ulteriore che accerti l’impossibilità di deambulare senza aiuto.
- Non bisogna essere ricoverati in strutture a pagamento.
Tutti questi requisiti devono essere necessariamente rispettati per poter ottenere l’indennità di accompagnamento. In alcuni casi, infatti, vengono eseguiti dei ricorsi, qualora l’Inps non riconosca l’invalidità di un soggetto. Per maggiori informazioni a riguardo puoi affidarti a Risarcimenti e Rimborsi, un servizio particolarmente efficace e ormai una garanzia in tal senso.
Legge 104: info utili
La maggior parte delle persone confonde la legge 104 con l’invalidità civile. Le definizioni relative alla legge 104 chiariscono che la persona handicappata presenta difficoltà fisiche, psichiche o sensoriali e si trova in svantaggio sociale, se paragonato ad altri soggetti. Con il termine invalido, invece, si fa riferimento solo ad un soggetto che per problematiche fisiche o di salute generali, non può svolgere perfettamente la sua attività lavorativa.
Per poter ottenere i permessi offerti dalla legge 104 è necessario certificare lo stato di disabilità del soggetto in questione. Subito dopo la richiesta fatta all’Inps, solitamente si effettuano degli accertamenti relativi allo stato di salute del soggetto e si valuta se il richiedente possiede tutti i requisiti necessari.
I permessi che si ottengono grazie alla legge 104 consentono di godere di ore o giorni di permesso retribuiti. Si tratta di permessi che spettano non solo ai soggetti disabili, ma anche ai caregiver, cioè i membri della famiglia che se ne prendono cura.
L’indennità di accompagnamento, che come abbiamo detto, viene riconosciuta ai soggetti con requisisti specifici, prevede l’erogazione di un importo mensile pari a 525,17 euro, circa. L’importo è costante per 12 mensilità.
Questa prestazione economica può essere corrisposta al soggetto in questione dal primo giorno del mese successivo alla sua domanda. Durante il tempo che intercorre dopo la presentazione della domanda, si effettuano controlli e ci si accerta dell’effettiva necessità di indennità.