Tutto quello che devi sapere sulla pietra ricostruita per i rivestimenti

I rivestimenti in pietra naturale contribuiscono ad arredare la casa in maniera elegante e, in più, offrono performance estetiche e funzionali eccellenti. Tuttavia il loro costo è abbastanza elevato, e non alla portata di tutte le tasche: per questo motivo, in molti casi si tende a preferire la pietra ricostruita, che garantisce una resa simile, anche dal punto di vista delle prestazioni.

Non ci sono grandi differenze rispetto al marmo o al granito, se non quelle economiche: per avere un’idea di questa tipologia di prodotto è possibile dare un’occhiata ai rivestimenti in pietra ricostruita sul sito www.barzotti.it.

Che cos’è la pietra ricostruita

Nota anche con il nome di pietra artificiale o pietra ricomposta, la pietra ricostruita è un materiale che rievoca la pietra naturale e il suo aspetto: il vantaggio consiste, appunto, nel prezzo più conveniente.

Il risparmio è notevole, ma non è la sola ragione per la quale questo materiale ha da qualche anno a questa parte fatto registrare un successo notevole. Occorre, infatti, mettere in evidenza anche la sua connotazione ecologica, visto che per utilizzare la pietra naturale è necessario effettuare escavazioni che compromettono il paesaggio l’ambiente.

Come si produce la pietra ricostruita

Ma qual è il metodo che sta alla base della realizzazione della pietra ricostruita? È indispensabile individuare un equilibrio perfetto tra le diverse colorazioni, il legante e i componenti sabbiosi, e a quel punto si può iniziare la preparazione. Per ottenere la pietra ricostruita occorre utilizzare un legante, che nella maggior parte dei casi è il cemento, e miscelarlo con la ghiaia, la sabbia o l’argilla, che sono materiali inerti naturali. Dopodiché si inserisce della polvere di pietra naturale, o in alternativa dei pigmenti che danno il colore.

Al posto degli inerti si possono impiegare dei materiali leggeri: la ghiaia e la sabbia, quindi, possono essere sostituite da argilla espansa o polistirene macinato. Lo scopo è quello di avere dei rivestimenti in pietra ricostruita più leggeri, senza che questo comprometta la loro qualità o la loro resistenza.

Non a caso in queste circostanze si fa riferimento alla pietra ricostruita alleggerita. Una volta che la miscela è pronta, la si fa colare all’interno di stampi dedicati, le cui dimensioni e forme possono variare a seconda delle esigenze. Così la miscela viene lasciata essiccare o cotta, prima che il rivestimento sia pronto.

Come trovare la pietra ricostruita giusta

A seconda del tipo di legante che viene adoperato per la creazione dell’impasto si distingue fra la pietra ricostruita a base cemento e quella a base gesso.

La prima può essere usata sia in locali indoor che in ambienti all’aperto, visto che è ingeliva.

La seconda, invece, è porosa, e dunque può essere utilizzata unicamente in ambienti interni. In entrambi i casi si ha a che fare con dei pannelli, dei mattoni o delle lastre, che vengono semplicemente applicati a mo’ di rivestimento sulle superfici; a questo scopo si usa una colla caratterizzata da forte adesività, mentre per le fughe si ricorre a uno stucco riempitivo.

Uso e messa in posa dei rivestimenti in pietra ricostruita

Come abbiamo visto, quindi, è possibile usare la pietra ricostruita sia in modalità indoor che per rivestimenti outdoor.

La versatilità è uno dei punti di forza di questa soluzione, che non a caso si presta a essere adottata per caminetti o altre aree di piccole dimensioni, ma anche per superfici molto più grandi, come una parete o addirittura una facciata intera.

È decisamente semplice la messa in posa, che può essere effettuata su qualunque tipo di materiale, dal cemento al legno, passando per il metallo; ovviamente la sola accortezza che si deve adottare è quella di accertare la capacità di reggere il peso da parte della superficie.

Come e perché usare la pietra ricostruita

Le pareti interne di una casa, o di qualunque altro tipo di edificio privato o pubblico, si prestano al ricorso a un rivestimento a base di pietra ricostruita. Ma oltre che per i muri, questo materiale è adatto anche per i pavimenti, proprio come la pietra naturale, in tutti gli ambienti della casa. In cucina, per esempio, l’impatto scenografico che ne deriva è davvero notevole, ma anche in cucina si ha a che fare con una soluzione alquanto originale.

La pietra ricostruita si caratterizza per uno spessore ridotto e permette di scegliere tanti colori e formati differenti. Garantisce una buona protezione delle strutture e un isolamento ottimale: anche per questo motivo si può prendere in considerazione l’ipotesi di ricoprire tutte le facciate di un intero fabbricato con questo tipo di materiale. Per di più, i tempi di messa in opera sono ridotti, e così pure i costi da affrontare.

I benefici offerti dalla pietra ricostruita

Con i rivestimenti in pietra ricostruita si ha la certezza di beneficiare di un risultato che dura a lungo nel tempo. Il materiale è traspirabile e leggero, con un peso inferiore di circa il 20% rispetto alla pietra naturale.

Insomma, si tratta di una vera e propria innovazione all’insegna della sostenibilità, con varie proposte anche di colorazioni differenti. Il fascino della pietra viene riprodotto con facilità, e a seconda delle esigenze si può ottenere un effetto rustico e tradizionale o, al contrario, un design più moderno. Infine, vale la pena di menzionare la facilità di pulizia del materiale, che quindi richiede una manutenzione minima perfino se esposto all’aria aperta.

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