Fare Link Building oggi è estremamente difficile se messo in correlazione con tutti i siti esistenti. Non solo, ci vuole molta professionalità nonché esperienza messa insieme all’intuito e alla bravura di vedere al futuro con la SEO.
Vediamo insieme a Max Del Rosso, consulente SEO e uno tra i maggiori specialisti SEO Off Site, come fare Link Building con le tipologie di link e anche le possibili penalizzazioni.
Tipologie di link
Non esiste Link Building senza uno dei dettagli più importanti ovvero il link in uscita che conferiscono autorevolezza al sito. Link deriva dall’inglese per indicare un collegamento a catena, esattamente come è il suo ruolo ovvero portare gli utenti a visitare una pagina web nonché un contenuto autorevole.
Com’è fatto un link
Per comprendere appieno l’importanza della link building è necessario partire dalla base, ovvero dal significato di link e dalle varie tipologie di collegamenti su cui è possibile far leva per creare una rete di pagine web.
Questo collegamento è formato da alcune parti tecniche che sono:
- Anchor Text che ne identifica il contenuto
- HREF che ne identifica l’url in merito alla pagina di destinazione con un video, foto oppure altre tipologie di risorse
- REL che può indicare la relazione delle pagine di origine che hanno una destinazione precisa.
Nella maggior parte dei casi viene aggiunto il rel=”nofollow” che serve prettamente quando si ha a che fare con siti sponsorizzati o di affiliazione. Se questo attributo non c’è viene considerato in automatico do-follow che indica a Google di dare Trust alla pagina che è stata presentata dal link stesso.
C’è un’altra distinzione da fare, ovvero link interno se si va a presentare un contenuto dello stesso sito web – esterno invece quando ci si riferisce ad un contenuto di un sito di terzi.
Come anticipato ci sono differenti categorie di link che possono essere:
- Manipolativi quando la parola chiave è l’anchor text per il posizionamento del sito o contenuto di destinazione. Questo va a suggerire a Google l’autorevolezza dello stesso.
- Branded quando si hanno dei link che contengono il nome del sito direttamente dentro l’anchor text (con varianti).
- Navigazionali se l’anchor text è composta da una parola chiave generica come segui questo link, clicca qui, questo sito e così via.
- Sitewide quando avviene una ripetizione dei link in moltissime pagine di uno stesso sito web ed è altamente sconsigliato per la link building causando una penalizzazione da parte di Google.
- Immagini ovvero che vengono posizionati dove c’è una immagine, con impatto minore che all’interno dei contenuti. Questi danno al motore di ricerca pochissime informazioni.
- Ci possono anche essere quelli di alta qualità che arrivano direttamente da siti che sono posizionati in maniera ottima, al contrario quelli di bassa qualità arrivano da siti che non hanno un buon posizionamento.
- Redirect che si usa per l’acquisto di domini scaduti per esempio
- Iframe che di norma si usano per incorporare il contenuto di una pagina ma sulla pagina di origine.
Utilizzo e caratteristiche del link
Una volta che si è capito quali siano i link da usare, si evidenzia che per posizionare correttamente un sito non è sufficiente avere dei backlink da siti autorevoli. Ci sono infatti altre strategie molto importanti e anche una selezione accurata al fine che tutto avvenga nella maniera più naturale possibile.
Ma perché Google usa i link? Di norma sono fondamentali per trovare quelle che sono le risorse sul web e creare una mappa ottimale per internet. Inoltre è importante avere una panoramica generale di quale sito web sia più popolare e quale invece sia importante per rispondere alla domanda specifica degli utenti.
Nel Link Building quindi un link esterno è molto importante per ricevere autorevolezza nonché posizionamento. Ma Google ha anche il compito di verificare se quanto linkato sia opportuno o meno:
- Verificando la pagina sorgente
- Calcolando quanto possa essere rilevante attraverso la pagina di destinazione
- Capire il totale del voto sulla pagina di destinazione.
È quindi un lavoro continuo di analisi che deve essere svolta dal colosso americano attraverso la ricerca di tutto quello che possa essere lineare e congruo al discorso, senza creare penalizzazioni.