Se ad un uomo viene chiesto di andare a comprare degli assorbenti rimarrà a fissare gli scaffali con aria interrogativa, confuso da tutti quei colori, informazioni e tipologie, ma una donna sa bene quali assorbenti vuole… o no?
Ogni donna è diversa, con esigenze diverse, e così la scelta dell’assorbente da usare dipende da molte dinamiche quotidiane.
Per chi si approccia adesso alla scelta dell’assorbente più adatto troverà utile queste informazioni sulle diverse tipologie e alternative ecologiche.
Tipologie di assorbenti
Gli assorbenti classici che si trovano al supermercato, ovvero quelli usa e getta, possono essere di diverse tipologie in base alla modalità o al momento di utilizzo.
Assorbenti esterni
Gli assorbenti esterni sono la tipologia più utilizzata e sono composti da un corpo fatto a strati incollati tra loro e sbiancati: quello più in alto è uno strato che può essere composto da fibre sintetiche o vegetali che trattengono i liquidi.
Lo strato di mezzo è quello assorbente mentre quello più basso, è uno strato di plastica in cui è presente anche la colla per tenerlo attaccato allo slip con cui è a contatto.
Alcuni assorbenti esterni presentano anche delle ali, sempre in plastica e con strato incollabile, per migliorare la tenuta dell’assorbente e non farlo spostare per non rischiare perdite e macchie.
Di questa tipologia esistono:
- salvaslip, più piccoli e sottili per le piccole perdite mensili
- assorbenti media misura e assorbenza con o senza ali
- assorbenti maxi per la notte o per i cicli più abbondanti
Assorbenti interni
Gli assorbenti interni sono dei tamponi composti da cellulosa di cotone e rayon che presentano una cordicella nella parte inferiore e sono contenuti dentro degli applicatori in plastica che ne aiutano l’inserimento.
La cordicella facilita invece il momento dell’estrazione dell’assorbente che, una volta usato, raddoppia le sue misure.
Assorbenti postparto
Come si legge dall’articolo di my-personaltrainer, gli assorbenti postparto hanno la classica forma di un assorbente usa e getta ma con caratteristiche un po’ diverse. Sono infatti più delicati per far traspirare la pelle durante i primi giorni dopo il parto, specialmente in caso di lacerazioni e punti di sutura.
Sempre usa e getta si trovano anche in formato slip, per essere ancora più comodi, discreti e funzionali.
Alternative ecologiche agli assorbenti mestruali
Il problema dell’inquinamento da prodotti usa e getta è ormai risaputo da anni: lo sfruttamento continuo di risorse per produrre oggetti che, dopo un uso di poche ore, vengono poi gettati e sono impossibili da differenziare ci impone di cercare delle alternative più sostenibili.
Riguardo l’argomento ciclo mestruale le soluzioni ormai sono tante e diverse una dall’altra, così che ogni donna posso scegliere una o più opzioni da abbinare tra loro per venire incontro alle proprie necessità quotidiane.
Vediamo quindi quali sono le soluzioni più ecologiche per sostituire gli assorbenti monouso.
Coppetta mestruale:
La coppetta mestruale è forse la più sostenibile tra le alternative agli assorbenti usa e getta, infatti può durare fino a 10 anni se mantenuta in buone condizioni.
La coppetta mestruale è in silicone chirurgico anallergico e ha la forma di una piccola campana che raccoglie il sangue mestruale e, dopo un massimo di 10 ore, può essere svuotata, lavata ed inserita nuovamente.
Per utilizzarla al meglio basta sterilizzarla in acqua bollente all’inizio e alla fine del ciclo.
Ne esistono di tante marche, misure, formati e gradi di morbidezza, la scelta si attua in base al tipo di flusso o se si sono già avute gravidanze.
Assorbenti lavabili
Gli assorbenti lavabili sono simili a quelli usa e getta ma sono composti da cotone organico o fibra di bambù, mentre lo strato esterno è in tessuto sintetico e impermeabile.
Presentano delle ali che si agganciano alla mutandina attraverso una clip con la quale, rigirandoli su sé stessi, si possono anche tenere chiusi prima e dopo l’utilizzo, in attesa di lavarli.
Possono essere lavati in lavatrice previo ammollo e si possono associare all’uso della coppetta per i flussi più abbondanti.
Sicuramente possono far pensare a metodi antidiluviani ma con la tecnologia odierna e i materiali più performanti sono un’ottima alternativa al monouso.
Assorbenti biodegradabili
Gli assorbenti biodegradabili sono tali e quali a quelli usa e getta, vanno anche questi buttati dopo l’utilizzo ma, al contrario dei classici monouso, questi si biodegradano al 90% entro 3 mesi, grazie ai materiali organici e naturali di cui sono composti.
Gli assorbenti biodegradabili, infatti, non presentano colle o ingredienti tossici tali da rendere il prodotto indifferenziabile ed inquinante.
Per questo sono la soluzione ottimale se non si può optare per le altre soluzioni più sostenibili.
Mutandine assorbenti
Le mutandine assorbenti, o intimo mestruale, sono degli slip con all’interno degli strati assorbenti e impermeabili, che consentono una libertà unica nei giorni delle mestruazioni.
Infatti non si devono utilizzare con altri dispositivi da mettere tra la mutandina e le parti intime, a meno che non si abbia un ciclo molto abbondante e quindi in quel caso si consiglia di associarli alla coppetta oppure agli assorbenti lavabili.
Ne esistono di diversi modelli per tutte le esigenze e i giorni, quindi sono una soluzione molto all’avanguardia in quanto a comodità.
Tassa e iva sugli assorbenti in Italia
In Italia siamo ancora molto indietro rispetto alle leggi sui prodotti di consumo, infatti gli assorbenti sono ancora considerati beni di lusso (anziché di prima necessità, come dovrebbe essere) perché tassati al 22%.
La buona notizia è che l’iva è stata abbassata al 5% per gli assorbenti biodegradabili e compostabili, anche per indurre al cambiamento ecologico ed all’acquisto di queste alternative ormai sempre più presenti sul mercato.
In qualità di consumatori è bene far capire la propria posizione in fatto di ambiente, anche e soprattutto con le scelte relative al ciclo mestruale.