Quanti di noi sono amanti del caffè? Tutti! Una strepitosa bevanda che ci tira su di morale e che cambia totalmente le nostre giornate. Un tocco ideale che riesce a darci l’energia giusta per affrontare ogni singolo problema. Vi siete mai chiesti come mai il caffè è così venduto in tutto il mondo? Te lo spieghiamo subito! Scoprirai tutte le curiosità e le leggende che girano attorno a questa bevanda magica, considerata in passato come “il miracolo rinvigorente”.
Dove nasce il caffè che noi conosciamo?
Ti sei mai chiesto da dove proviene la pianta del caffè e come mai è così consumato? In queste poche righe capirai perfettamente l’origine del caffè e tutta la sua popolarità nei secoli. La provenienza dell’arbusto del caffè, denominato Coffea arabica, è ancora incerta. Si pensa che le prime piante siano state trovate a Caffa in Etiopia, nome che rimanda alla parola “caffè”. Secondo degli studi in quel territorio tra il XIII e il XIV secoli veniva coltivata questa strana pianta che, lavorato, produceva qualcosa di strabiliante e soprattutto utile durante le campagne militari. Questo nuovo prodotto dava energia e stimolava i militari anche se stanchi della guerra. Da lì il caffè fu portato nello Yemen, dove fu coltivato ovunque, anche in giardini e addirittura in casa. Nei secoli successivi il caffè fu diffuso in tutta la zona arabica dove, nel 1400, situavano i migliori luoghi di degustazione del caffè. Una svolta unica se pensiamo che questa bevanda nasce per la guerra. Arrivata in Egitto, la pianta di caffè ha un enorme successo, poiché commercializzata in tutta Europa come prodotto tipico della religione islamica che sostituiva il vino. Nei secoli successivi. il caffè ebbe una tremenda trasformazione, grazie alle scoperte di nuove tecniche per renderlo ancora più buono. In brevissimo tempo, divenne un bene di consumo facilmente reperibile ma tanto costoso, ma acquistato anche da gente comune. Intorno alla metà del XVI secolo nascono le prime botteghe del caffè, divenute celebri in tutto il mondo. Addirittura, alla fine del 1800 si contavano solo in Italia più di 4000 botteghe. Questo boom attirò soprattutto gli intellettuali e i poeti che scrissero numerose opere in onore di questa meravigliosa bevanda: il caffè.
Caffè la “bevanda del diavolo”: famosa leggenda cristiana
Grazie alla crescita del consumo della nuova bevanda, moltissimi pregiudizi sul suo effetto sono totalmente svaniti, lasciando spazio alle botteghe del caffè. Nel XVI e XVII la Chiesa accusò gli arabi di aver portato in Europa una bevanda maledetta. Denominato “bevanda del diavolo”, il caffè era considerato come un raddoppiatore dell’io, tale da rendere energici e vigili anche le persone più tranquille. Una vera e propria dipendenza si sviluppò in quei secoli così da accusare i consumatori di essere malati. Un maleficio del diavolo, che però piacque al papa Clemente VIII che si rifiutò di proibirlo. Alla caffeina, venne però associata anche una vita notturna e viziosa. Ciò portò la Chiesa ad allontanare questa bevanda, che però veniva sempre più consumata ed amata. Nei secoli questa leggenda sembra essere scomparsa grazie alle numerose spiegazioni scientifica. Il nostro pensiero? Mai abusarne oppure si pensa che siate dei “diavoli”.
Cosa contiene il caffè? I suoi veri effetti
Vi siete mai chiesti cosa contiene il caffè per darci tutta questa energia? E come mai in passato era così essenziale durante le guerre tanto da essere una bevanda maledetta? Scopriamo tutti gli effetti del caffè, dai positivi ai negativi.
Il caffè contiene in alte dosi la caffeina e in parti minori bioflavonoidi, vitamine e sali minerali. Questi ultimi annullano, in parte, gli effetti dannosi della caffeina. Questa bevanda è una vera e propria cura medica, utilizzata molto spesso in ambito farmaceutico, ma attenzione: alcune sostanze contenute sono tossiche!
Ci sono molti effetti positivi, eccone alcuni:
- In piccole dosi, stimola la funzione cerebrale, alimentando le cellule e aumentando la concentrazione e l’attenzione
- Dilata i vasi sanguigni e stimola l’attività cardiaca, quindi combatte l’affaticamento muscolare e dona una grande resistenza negli sport.
- Esegue un’azione di dilatazione dei bronchi, utile per combattere il rischio di asma. Secondo alcuni studi, è inoltre utile per ridurre il rischio di diabete di tipo 2, grazie ad alcuni acidi contenuti nel caffè
- Riduzione di tumori: hai capito bene, grazie a questa bevanda i rischi di tumori, soprattutto al retto e alla prostata, scendono del 60%
- Un effetto benefico sull’ossatura dei denti, poiché la rende molto più forte riducendo la perdita ossea parodontale
- Una vera e propria medicina in ambito farmaceutico. Grazie ai numerosi studi, alcuni effetti del caffè possono prevenire il Morbo di Parkinson.
A tutti questi magnifici benefici si alternano gli effetti negativi, che possono essere dannosi per il nostro corpo. Eccone alcuni:
- La tachicardia è uno degli effetti più importanti del caffè, infatti se consumato in alte dosi c’è un alto rischio che i battiti cardiaci aumentano notevolmente causando gravi danni.
- Effetto tossico sui reni, poiché stimola la diuresi, così come la secrezione gastrica e biliare, e quindi più essere utile per la digestione, ma se consumato a stomaco vuoto provoca acidità di stomaco ed esofagite.
- Alza la pressione, quindi è sconsigliato per chi soffre di ipertensione.
- Macchia i denti, se consumato in alte dosi. Gli esperti e i dentisti consigliano, infatti, di lavare i denti dopo aver consumato caffè
- Riduzione dell’assunzione di ferro e calcio, un effetto pesante soprattutto per le donne in menopausa.
- Se associato ad alcol e fumo, il caffè può essere letale.
- La tua fecondità è a rischio. Secondo uno studio americano, le donne che non consumano caffè hanno più probabilità di rimanere incinte, rispetto a chi consuma regolarmente caffè.
Un insieme di effetti che condiziona questa magnifica bevanda, che consumata con moderazione può apportare moltissimi benefici al nostro organismo.
Dall’albero alla macchinetta del caffè
Come fa il caffè ad arrivare dalla terra alla nostra tazzina? Un processo complicato e laborioso fatto con attenzione e dedizione per poterci donare tutta la bontà del caffè. Ci sono semplici step da seguire per ottenere una bevanda dal gusto unico.
La produzione del caffè (H3)
La raccolta è una delle fasi più importanti della produzione che determina tutta la qualità del prodotto finito. Le bacche vengono raccolte accuratamente scartando quelli di colore verde, cioè non ancora mature. In seguito, vengono controllate in modo da separare il frutto dal seme, in modo tale da ottenere un chicco di caffè perfetto, che viene lavato e asciugato all’aria per una settimana. Dopo ciò avviene la spazzolatura per eliminare eventuali residui di membrana. La fase di lavoro successiva è quella più complicata: la separazione e classificazione dei chicchi. Ogni singolo chicco viene analizzato e scartato se rotto o danneggiato e questa operazione viene fatta interamente a mano. Tutti i semi scelti vengono tostati ad alte temperature (200°C). Grazie a questo processo i chicchi iniziano ad assumere il colore marrone scuro che tutti conosciamo. Dopo tutti i controlli sulla qualità fatti dalle autorità autorizzate, il caffè viene confezionato e venduto. In molti casi sono le aziende produttrici ad effettuare un’altra lavorazione: la macinatura, che deve essere fatta subito dopo la produzione del caffè in chicchi. Il caffè macinato e sigillato viene poi venduto ovunque: dal supermercato al bar, in modo tale da avere un caffè pregiato pronto ovunque.
Insomma, un processo laborioso, che regala però un magnifico prodotto, che non può mai mancare nelle nostre abitazioni.
Il caffè italiano, un’eccellenza per il palato
Esistono numerosissime tipologie di caffè, ma quello amato da noi italiani e proprio l’espresso considerato come il caffè italiano per eccellenza. E’ ottenuto dalla torrefazione e macinazione di due tipi di semi: quelli della Coffea arabica e Coffea robusta, due piante diverse. Grazie ad una speciale macchina che esercita un’elevata pressione con acqua calda è possibile avere il nostro amato espresso, che troviamo in tutti i bar. Nato a Torino nel 1884 il caffè espresso (o caffè istantaneo) è un nostro marchio di fabbrica conosciuto in tutto il mondo. Preparato in modo veloce e pratico, questo è il caffè amato da tutti gli italiani. Denso e corposo in pochi millilitri contiene tutto gusto e il sapore italiano. Una preparazione fatta al momento che delinea tutto il successo della torrefazione “made in Italy”.
Pausa caffè: perché la facciamo?
Ogni pausa ha il suo caffè, ma come mai la facciamo sempre così spesso? Da cosa è nata l’abitudine di consumare caffè durante i momenti di break?
Solo negli ultimi due secoli si è scoperto il piacere di bere caffè sul posto di lavoro. All’inizio era considerato un sacrilegio poiché gli operai “venivano pagati per lavorare e non per bere un caffè”. Agli inizi del 1900 ci fu, però, una buona opportunità per i dipendenti. Grazie all’invenzione della macchina per l’espresso, il caffè fu concesso a tutti i lavoratori e addirittura avevano 15 minuti di tempo per una buona pausa caffè, poiché si conoscevano gli effetti benefici sul fisico. Dopo la seconda mondiale apparvero i primi distributori automatici di caffè, la soluzione ottimale sul lavoro. In Italia questo diritto alla pausa si ebbe solo dopo le proteste del 1968. I datori di lavoro vedendo le migliorie apportate dal caffè, incentivarono e coltivarono questa abitudine di pausa caffè .Oggi ha assunto un valore essenziale, perché affiancato al caffè c’è anche una bella “chiacchierata”, soprattutto nelle giornate più faticose