Il condominio è considerato come una organizzazione di persone (proprietari), quindi un ente di gestione ben distinto. Esso, allora rientra nei soggetti differenti dalle persone fisiche che devono essere dotate di un codice fiscale.
Un condominio è obbligato ad iscriversi all’anagrafe tributaria ed è possibile conoscere il codice fiscale di un condominio solo grazie all’Agenzia delle Entrate. Basta, quindi, accedere al sito dell’Agenzia delle Entrare nella sezione dedicata e inserire l’indirizzo del condominio interessato. Oppure, ci si può recare direttamente presso una sede dell’Agenzia previo appuntamento online. In alternativa, è possibile trovare il codice fiscale del condominio sui documenti ufficiali dello stabile o contattare il suo amministratore.
Il codice fiscale di un condominio svolge diverse funzioni. Esso, infatti, serve per identificarlo dal punto di vista fiscale. Inoltre, serve anche per poter gestire gli adempimenti relativi alle assunzioni di determinate figure che operano nello stesso condominio, come il personale delle pulizie degli spazi comuni o il giardiniere. Esso, poi, ha titolarità fiscale e svolge funzioni di sostituto di imposta e proprio per questo è necessario che esista un codice fiscale.
In questo modo, l’amministratore potrà:
- Effettuare ritenute d’acconto;
- Redigere la certificazione unica;
- Compilare il 730.
Il codice fiscale di un condominio è diverso rispetto a quello di una persona fisica. Infatti, esso è composto da un codice alfanumerico di 11 caratteri, così costruito:
- I primi sette caratteri identificano il condominio contribuente;
- I successivi tre caratteri rappresentano l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate
- L’ultimo carattere è un carattere di verifica (così come la sedicesima cifra di un codice fiscale di una persona fisica).
È l’amministratore a richiedere il codice fiscale che viene rilasciato a titolo gratuito. Per qualunque modifica, è sempre necessario rivolgersi all’Agenzia delle Entrate.
Il codice fiscale di un condominio è necessario quando bisogna emettere una fattura. Esso è un soggetto fiscalmente indipendente.
E’ possibile risalire ai dati del condominio dal suo codice fiscale?
Il condominio nato ad uso residenziale, ma anche nei casi in cui sono presenti immobili a destinazione non abitativa, deve essere dotato di un proprio codice fiscale poiché nel nostro ordinamento giuridico, questo è un ente che deve possedere una sua titolarità fiscale. Per ottenere un codice fiscale condominiale è necessario compilare un modello semplicemente scaricabile dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate o da ritirare direttamente presso le agenzie territoriali.
La questione da capire e se sia possibile risalire ai dati di un condominio calcolando il codice fiscale inverso come avviene per le persone fisiche. La risposta è negativa. La decodifica del codice fiscale del condominio non funziona come le persone fisiche. In questi casi, infatti, utilizzando siti specializzati per ricavare il codice fiscale inverso, come per esempio codicefiscaleinverso.com, si può risalire facilmente a quasi tutti i dati anagrafici del suo titolare con eccezione del nome e del cognome. Per ricavare i dati di un condominio prima di tutto, è necessario conoscere l’esatta denominazione del condominio. L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione sul proprio sito un servizio di verifica tra codice fiscale e denominazione di un soggetto diverso da persona fisica. In questo modo è possibile verificare solo l’esattezza del codice di cui si è in possesso.
Immaginando che si abbia il codice fiscale ma non si conosca la sua denominazione, questo, pur essendo un codice univoco, grazie al sito dell’Agenzia delle Entrate, si potrà avere la certezza sulla validità del codice, ma non sulla sua corrispondenza ad un condominio specifico.
Se, invece, si possiede il codice fiscale ma non si ha la denominazione corretta, quindi nel caso non si abbia il nome corretto, allora il sito dell’Agenzia confermerà che non c’è corrispondenza e non si avrà la possibilità di avere altri dati in merito ad un altro eventuale condominio collegato. Un modo veloce per accertarsi dell’esistenza del codice fiscale e della corrispondenza con un condominio, è fare in modo di avere una fattura elettronica. Infatti, ogni condominio deve possederne uno, poiché in mancanza di un codice fiscale, la struttura è soggetta alle sanzioni presenti nel d.p.r. n. 605/1973. La sanzione amministrativa può andare da un minimo di 100 euro sino ad un massimo di 200 euro nei casi di omessa richiesta del codice fiscale oppure di omessa modifica.
Come capire se un condominio possiede un codice fiscale
Non è semplice avere la certezza sulla presenza o meno di un codice fiscale per un condominio. Se non si conosce l’indirizzo di una persona, è possibile richiedere il suo indirizzo di residenza all’ufficio anagrafe. Per chi avesse il dubbio se una persona sia proprietaria o no di un immobile, si potrà richiedere una visura all’ufficio che conserva i pubblici registri immobiliari.
Se, invece, il desiderio è quello di conoscere il codice fiscale di un tale condominio, è possibile farlo e ricevere una risposta solo all’amministratore o ai condomini che vivono in quello stabile. Questo perché non esiste una anagrafe pubblica dei codici fiscali dei condomini, così come non esiste una per i codici fiscali delle persone.
Secondo l’articolo 2659 del codice civile, nelle note di trascrizione di tutte le unità immobiliari ubicate in un condominio, deve essere indicato il codice fiscale della compagine. La disposizione è ufficialmente entrata in vigore nel 2013, dato che è stata introdotta dalla legge n. 220 del 2012.
Se dovessero variare i dati, come ad esempio la nomina di un nuovo amministratore, basterà fare richiesta di variazione del codice fiscale. La richiesta deve essere effettuata attraverso la compilazione del modello AA5/6 e deve essere presentata dal nuovo amministratore o, nel caso di condominio senza amministratore, da ognuno dei condomini.