Che differenza c’è tra voltura e subentro?

Quando si acquista una nuova abitazione, o semplicemente si cambia casa in affitto, è necessario intestarsi i contratti per la fornitura di energia elettrica, telefono, gas e acqua. Questa operazione può essere fatta sia attraverso la voltura che attraverso il subentro.

Sembrano la stessa cosa ma non lo sono. Molte persone che effettuano il trasloco, si trovano spiazzate nel momento in cui devono allacciare le utenze, non sapendo se devono fare domanda per l’uno o l’altro. Spieghiamo quindi qual è la differenza tra voltura e subentro.

Quale differenza tra voltura e subentro?

  • La Voltura di un’utenza consiste nel cambio d’intestatario del servizio senza interruzione di fornitura
  • Il subentro prevede invece la riattivazione del servizio dopo che questo era stato interrotto

Fondamentalmente, la voltura consiste nel cambio di intestatario di un contratto, senza che la fornitura del servizio (acqua, luce, telefono o gas) sia stata interrotta. Un semplice passaggio da un utente ad un altro. Il subentro invece prevede l’attivazione del servizio dopo che questo era stato temporaneamente interrotto.

Per fare un esempio in parole semplici, immaginate di aver acquistato una casa dove il precedente proprietario abbia disdetto il contratto di luce, gas e acqua.

Per tornare ad usufruirne in questo caso, dovrete richiedere l’attivazione dei servizi, e fare i contratti come se in quella casa dovessero essere attivati per la prima volta. In questo caso si parla di subentro.

Immaginate invece di acquistare una casa in cui tutte le utenze siano ancora attive e intestate a chi ve la vende. La procedura corretta in questo caso è intestarsi le utenze, ovvero passarle dal venditore a voi che avete acquistato casa. Questo è il subentro.

Normalmente subentro e voltura si fanno per i contratti per la fornitura di energia elettrica, acqua e gas, più raramente per altri servizi come la telefonia o ad esempio Sky, la nota piattaforma televisiva satellitare.

Per quanto riguarda i costi, c’è sempre una quota fissa di oneri amministrativi, più un costo per le pratiche amministrative, alle quali vanno aggiunti 16 euro di imposta di bollo, oltre che una somma di deposito cauzionale.

Da specificare che i costi della quota relativa agli oneri, sono stabiliti da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) e che subiscono delle revisioni annuali.

Prezzi Voltura e Subentro Luce

Una volta, l’unica società che forniva l’energia elettrica era l’ENEL. Oggi con il mercato libero le società fornitrici di energia si sono moltiplicate: dal Servizio Elettrico nazionale e Enel Energia, passando per Sorgenia, ENI, Edison e tante altre.

Costo Voltura e Subentro Luce

Nel caso di Enel Energia, il costo del subentro è pari a €. 48,81 + iva, ammontare determinato dal costo degli oneri amministrativi (pari a €. 25,81), più il costo delle pratiche amministrative (pari a €. 23,00). La Voltura ha lo stesso identico prezzo.

Eni invece, fa pagare il subentro €. 55,81 + iva, suddiviso tra oneri amministrativi (€.25,81) e pratiche amministrative (€.30,00). Per la voltura sono invece previsti €. 25,81 di oneri amministrativi e €. 24,00 per le pratiche amministrative.

Edison energia invece, per il subentro richiede €. 67,00 ripartiti sempre tra oneri amministrativi e costi delle pratiche amministrative. La voltura con Edison costa €. 49,13 + iva.

Chiudiamo con Sorgenia, che fa pagare il subentro €. 48,81 + iva come Enel. La voltura con questo operatore ha il medesimo costo del subentro.

Ribadiamo che per tutte le compagnie di fornitura elettricità, è necessario aggiungere ai prezzi l’imposta di bollo pari ad €. 16,00 oltre che il deposito cauzionale che varia da azienda a azienda.

Prezzi Voltura e Subentro Acqua

Per quel che riguarda i costi della voltura e del subentro della fornitura di acqua nelle nostre case, è più difficile andare ad elencarli con precisione. In Italia infatti, tutti i fornitori sono aziende locali, che in genere fanno riferimento alla provincia. A Milano ad esempio c’è Milano Blu, mentre a Roma troviamo Acea.

Costi Voltura e Subentro Acqua

La media nazionale dei costi da sostenere per effettuare una voltura o il subentro dell’acqua si può così riassumere.

Voltura Acqua: €. 68 + iva circa, determinata da una quota amministrativa, più la spesa per la lettura del contatore da parte del personale incaricato.

Subentro Acqua: €. 28 + iva circa per la quota amministrativa, più la spesa per il riallaccio del contatore, pari in media a 60 euro.

Prezzi Voltura e Subentro Gas

Anche la fornitura di gas è divisibile sinora tra mercato libero e mercato tutelato, anche se bisogna ammettere che ad oggi ormai quai tutti i nuovi contratti sono stipulati con tariffe da mercato libero.

Il prezzo è sempre determinato da una componente fissa, quella dei costi relativi agli oneri amministrativi, più un costo stabilito dalle aziende fornitrici per le varie pratiche. Come prima, al prezzo dovrete aggiungere la solita imposta di bollo da 16 euro e il deposito cauzionale quando previsto.

Costi Voltura e Subentro Gas

Eni, sicuramente l’azienda leader nel settore della fornitura di gas, fa pagare la voltura intorno alle 50 euro + iva al netto del bollo e del deposito cauzionale. Per il subentro si arriva a 66 euro + iva.

Edison invece prevede un costo pari a 67 + iva per il subentro, mentre per la voltura ci attestiamo intorno ai 49 + iva.

Anche Enel è arrivata nel mercato della fornitura del gas. Le sue tariffe per subentro e voltura, ammontano rispettivamente a 30 euro e 23 euro (sempre iva esclusa). A queste cifre vanno aggiunti gli oneri commerciali che possono arrivare fino a 45 euro + iva.

Stesso identico discorso di Enel vale anche per Sorgenia.

Chiudiamo con la più diffusa azienda per la distribuzione di gas in Italia. Parliamo di Italgas. Il costo finale di una voltura viene determinato dai soliti oneri amministrativi fissi sommati ai costi commerciali, e si attesta sui 50 euro + iva. Se parliamo di subentro possiamo arrivare a circa 60 euro + iva.

Il deposito cauzionale

Abbiamo accennato più volte al deposito cauzionale. Si tratta di un importo deciso dalle aziende fornitrici di gas, luce e acqua che viene richiesto come “cauzione” nel caso in cui il titolare di contratto diventasse moroso.

Appunto perché si tratta di una misura “protettiva”, tutte le aziende (o quasi) hanno deciso di chiederlo solo a chi decide di pagare le bollette con il bollettino postale. Nel caso di addebito diretto della bolletta sul conto corrente, il deposito cauzionale non viene richiesto. Il deposito cauzionale viene sempre restituito alla chiusura del contratto.

Ultimi consigli

Il rischio di rimanere diversi giorni senza la fornitura di acqua, luce o gas deve essere presente già in fase di preparazione al trasloco. Quando vi accingete a fare l’elenco delle cose da fare, dovete inserire questo promemoria nella vostra lista e spuntare la relativa voce ancor prima che il trasloco sia concluso.

Articolo redatto con la collaborazione di Sat International Movers Ditta Traslochi Roma.