Aprire un account come venditore su Amazon è facile e veloce. Se avete un budget limitato e nessuna conoscenza tecnica per poter creare il vostro sistema di vendita online, Amazon è la piattaforma che fa per voi. Se avete già un negozio e anche un vostro sito di shopping online, Amazon fa per voi anche in questo caso. Probabilmente va bene per tutti i venditori. In tanti ne parlano come se fosse una gallina dalle uova d’oro, ma quali sono davvero i vantaggi e gli svantaggi di questa piattaforma?
Stoccaggio e logistica
Amazon offre la possibilità di utilizzare i propri magazzini per lo stoccaggio della merce e si offre anche di occuparsi della logistica. Questo servizio, chiamato Amazon FBA (Fulfillment by Amazon, ossia servizio effettuato da Amazon), permette al venditore di stare sereno perché non ha l’impegno di dover imballare né spedire i pacchi. Potrebbe sembrare quasi di “lavorare senza fare niente” anche se non è proprio così. Ad ogni modo il venditore può decidere di spedire lui la merce, e in questo caso si parla di Amazon FBM (Fulfillment by Merchant, ossia servizio effettuato dal negoziante). In entrambe le situazioni si seguono le regole di Amazon sulle spedizioni e sui resi, inclusa la politica del “il cliente ha sempre ragione”. In poche parole, se l’acquirente apre una contestazione, il venditore avrà poche possibilità di vittoria, per esempio nel caso di pacchi che arrivano in ritardo, o non arrivano proprio, per cui sarà necessario ripagare la spedizione.
Assistenza, costi e identità del brand
Un altro aspetto negativo che ha coinvolto tanti venditori è la difficoltà di comunicazione e la macchinosità con cui far riattivare l’account Seller Central nel caso di blocco dell’account. La riattivazione è macchinosa, lunga e complessa e per sbloccare l’account amazon potrebbe essere utile il supporto di un consulente qualificato. Abbiamo quindi una grande azienda che da un lato ci offre l’enorme vantaggio di vendere sulla sua piattaforma ma dall’altro lato abbiamo un’assistenza latente. È il venditore che deve capire dove ha sbagliato e deve fare i salti mortali – o meglio preparare un buon piano d’azione – se vuole continuare a vendere su Amazon. I costi sembrano piuttosto convenienti e ci sono due piani: il piano individuale che costa 1 euro per ogni oggetto venduto e il piano business che costa 39 euro al mese ed è richiesta la partita IVA per potersi iscrivere. Se si possiede già un’attività avviata, senza dubbio Amazon potrebbe fare al caso vostro perché vi permette di ampliare il raggio di vendita a livello globale. D’altro canto, i costi per una nuova azienda che mira principalmente alla vendita su Amazon sono maggiori e la concorrenza è tanta. Sareste dei venditori “anonimi” in un mare di altri venditori che vendono lo stesso prodotto nella stessa vostra pagina. Quando un cliente compra su Amazon, inoltre, percepisce il rapporto con Amazon e non con voi. Il vostro brand diventa in qualche modo invisibile e non si crea la tipica fidelizzazione che si sarebbe creata con la vendita classica.
Amazon amico o nemico?
Per questo motivo sarebbe più opportuno, se siete dei piccoli imprenditori, creare il vostro brand e un sito di vendita online come canale principale. Successivamente, vendere anche su Amazon come secondo canale di vendita perché potrebbe portarvi persone che non vi avrebbero trovato con il canale principale. Questi clienti, tra l’altro, trovandosi bene con i vostri prodotti potrebbero acquistare le volte successive direttamente da voi. Sarebbe meglio, quindi, costruire una buona strategia di digital marketing, puntare ad una propria identità e vendere prodotti di nicchia o specifici perché tra la tanta concorrenza all’interno della piattaforma c’è anche Amazon stessa. L’azienda ha iniziato a vendere svariati prodotti con il proprio marchio ed è più probabile che un cliente acquisti i prodotti di marchio Amazon o che la scelta cada facilmente sugli “Amazon Choice”, che solitamente non sono prodotti di venditori esterni.
Testing
Un buon vantaggio di marketing che ci offre la vendita su Amazon è la possibilità di testare il mercato per capire su dove investire. Una volta intuito su quali vendite puntare maggiormente potremmo fare degli investimenti mirati e con maggiore probabilità di successo. È anche vero che all’interno del sito le possibilità di personalizzazione sono piuttosto limitate dal punto di vista della promozione e del marketing, che potrebbe limitarsi ad un investimento in pubblicità all’interno della piattaforma stessa.
Più pro o più contro?
Insomma, nonostante i contro possano sembrare numerosi, i pro sono tendenzialmente vincenti ed è difficile sconsigliare ad un’azienda di vendere i propri prodotti su Amazon. Nonostante la grande concorrenza, inclusa quella di Amazon stessa, è imparagonabile il raggio d’azione enorme che ci offre la piattaforma rispetto al semplice alzare la serranda del nostro negozio o alla creazione di un sito che probabilmente sarebbe visitato da poche persone (rispetto ad Amazon). Anche se ha un costo e incide sui nostri margini di guadagno, come si può negare la comodità che sia qualcun altro ad occuparsi dello stoccaggio e della logistica dei nostri pacchi? Anche i problemi legati all’eventuale blocco dell’account sono risolvibili se ci rivolgiamo ad un consulente legale specializzato nel mondo digitale. Alla fine Amazon è più amico che nemico. Offre a tutti quanti la possibilità di guadagnare, spetta solamente a noi essere preparati e pronti a tutte le conseguenze sia positive che negative, così come in qualunque attività imprenditoriale, che è sempre legata al rischio. Certamente non bisogna credere ai tanti “guru social” che propinano in continuazione un successo assicurato con le vendite su Amazon ma bisogna sfruttarlo come una opportunità. Perché alla fine il vantaggio più grande di questa azienda è propri questo, l’opportunità di guadagno per tutti quanti.