Quest’oggi vogliamo parlarti di un piatto originario del Giappone e delle sue interessanti caratteristiche. Sto parlando della pasta shirataki, più noti come Miracle Noodles, delle fettuccine dal “taglio orientale” realizzate con farina di konjac.
Quest’ultima è una pianta di origine cinese, scientificamente chiamata Amorphophallus konjac, ma meglio conosciuta con diversi appellativi come ad esempio lingua di diavolo, elephant yam o patata konnyaku.
Si presenta come una lunga pannocchia dal colore rosso scarlatto, dalla quale si ottiene appunto una farina molto ricca di glucomannano: un polisaccaride molto diffuso nelle medicine orientali per le sue proprietà detossificanti, dimagranti e anti tumorali.
Qualora tu volessi approfondire i vantaggi derivanti dall’utilizzo della farina di konjac, potresti consultare questo blog di alimentazione e benessere, e scoprire altre caratteristiche davvero interessanti.
Adesso vedremo quali sono le proprietà nutrizionali di questo piatto. Continua a leggere per scoprirle.
Pasta Shirataki proprietà nutrizionali
Come già anticipato nel precedente paragrafo, il konjac è un alimento abbastanza diffuso (ormai anche fra noi occidentali) e ricco di diverse proprietà.
La pasta di shirataki ottenuta da questa farina è composta prevalentemente da acqua e glucomannano. Quest’ultimo è un polisaccaride idrosolubile che viene estratto dalle radici della pianta, e che contiene 16 diversi tipi di aminoacidi.
Si tratta di una ricca fonte di sali minerali come il ferro, il fosforo, il calcio, il cromo, lo zinco e il rame, i quali sono fondamentali per reintegrare le sostanze nutritive consumate.
Per di più, la pasta shirataki è molto ricca di fibre ed ha un effetto saziante molto elevato: il glucomannano, a contatto con l’acqua, aumenta il suo volume di circa il 70%. E sempre grazie alle fibre, favorisce un corretto funzionamento dell’intestino.
<< È un alimento che aiuta anche a contrastare gli stati di affaticamento e astenia.>>
Oltretutto è ideale anche per chi desidera assumere sali minerali e nel mentre vuole ridurre l’apporto di carboidrati. Oppure per chi è intollerante al glutine. O ancora per chi segue una dieta ipocalorica, visto appunto lo scarso apporto calorico e la bassa percentuale di grassi presenti.
Inoltre, la pasta shirataki di konjac è altresì consigliata nei casi di sovrappeso e obesità, poiché è in grado di ridurre il livello del colesterolo. In questi casi ovviamente, è importante un consulto medico prima di prendere qualsiasi decisione.
Infine, tornando un attimo alla pianta dalla quale ne deriva, le foglie rappresentano un potente repellente naturale e sono un rimedio anche per le irritazioni cutanee, come punture d’insetto e ustioni.
Pasta Shirataki in cucina
Per poter assaggiare la pasta shirataki non devi recarti per forza in Giappone, ma da un po’ di tempo è possibile trovarla nei negozi di alimenti etnici, in quelli specializzati o anche nei supermercati più forniti, sotto forma di spaghetti (noti come i spaghetti shirataki di konjac), di sfoglia o anche di chicchi.
A prescindere dal formato di pasta, tutti e tre di solito sono disponibili in due formati diversi:
- freschi, (immersi in un liquido di conservazione) in questo caso prima di saltarli in padella occorre sciacquarli sotto l’acqua corrente;
- secchi, da cucinare per circa 7 minuti in acqua bollente.
Oltre alla modalità di cottura, l’unica differenza fra i due formati è nel quantitativo di calorie. Infatti quelli freschi hanno un apporto di 10 calorie ogni 100 grammi, mentre per quelli secchi parliamo di circa 20 calorie ogni 100 grammi.
Tuttavia il formato più diffuso è il primo, dove i noodles vengono saltati in padella per circa 3 minuti con abbondante condimento, poiché questi hanno un sapore abbastanza neutro, ma assorbono molto dalle spezie e dagli altri alimenti cucinati insieme.
Una variante molto originale
Nel caso in cui si conosca già molto bene la ricetta standard e invece del solito condimento si ha voglia di cambiare, devi sapere che i noodles sono un alimento molto versatile. E di conseguenza ti permettono di spaziare molto di più rispetto alla nostra amata pasta italiana.
In particolare, la pasta shirataki si abbina molto bene alla carne, al pesce, ma soprattutto alle verdure.
Se oggi sei privo di idee su come cucinarli, prova la nostra versione light.
In una pentola metti a bollire le verdure con una cipolla precedentemente tagliata a rondelle. Poi aggiungi le spezie e un pezzo di carne magra. Infine aggiungi i noodles pochi minuti prima della fine della cottura.
Oppure potresti provare un’altra versione con verdure e arachidi: in tal caso parti con la cottura della pasta shirataki in una pentola con poca acqua bollente. Successivamente saltali in padella, assieme a delle verdure di stagione come peperoni o faglioni. Infine aggiungi le arachidi.
Occhio a non esagerare
Dopo aver visto le proprietà di questo alimento e alcune idee in cucina, dobbiamo però fare alcune precisazioni riguardo il suo consumo.
I prodotti a base di konjac, una volta nel nostro intestino, rilasciano un gel viscoso che riduce l’assorbimento dei principi attivi. E ne consegue un possibile rallentamento dell’assorbimento di integratori e medicinali.
Per questo motivo è consigliato consumare questo tipo di alimenti almeno a due ore di distanza da eventuali terapie farmacologiche.
Fra l’altro consumare con una certa frequenza prodotti ricchi di glucomannano potrebbe causare dei disturbi quali gonfiore addominale, meteorismo e flatulenza.
Quindi nonostante i diversi vantaggi visti inizialmente, la principale regola per mantenersi in salute è come sempre avere un’alimentazione variegata ed equilibrata.
Konjac e cosmesi
Come tanti altri prodotti nati prima come pietanza e poi trasposti in altri campi, il konjac trova il suo perché anche nel settore della cosmesi naturale.
Questo grazie alla sua particolare elasticità che la rende ideale per la realizzazione di creme per il viso, in particolar modo in Paesi asiatici come Cina e Corea.
Per di più da qualche anno, viene venduto anche sotto forma di spugnette per il viso.
Spugnette molto particolari in quanto, grazie alla presenza di fibre naturali, hanno un effetto esfoliante che elimina delicatamente le impurità della pelle, oltre a stimolare la circolazione sanguigna e favorire il rinnovamento cellulare.
È poiché sono spugne naturali, il loro utilizzo è consigliato anche per le pelli più sensibili e affette da problematiche cutanee come l’acne.