Regime alimentare specifico per animali domestici, la dieta Barf per cani è una tra quelle maggiormente consigliate dai veterinari.
Scopriamo cos’è e come si fa.
Che cos’è la dieta Barf?
Acronimo dei termini inglesi Bones And Raw Food il cui significato è ossa e cibo crudo, BARF è associato alla parola dieta per indicare un vero e proprio regime alimentare per il nutrimento completo degli animali domestici carnivori, tra cui i cani, i gatti e i furetti. Per quanto riguarda queste ultime due categorie, devono essere carnivori.
Basata su una selezione di cibi esclusivamente non cotti, quindi crudi, la dieta Barf prevede un elevato contenuto di ossa e frattaglie, considerate prodotti fisiologici di quinto quarto.
La dieta Barf è composta da:
- 60 – 80% di ossa e polpa di carne, generalmente di pollo, tra collo, ali, zampe e carcassa:
- 40 – 20% di verdura, frutta, uova, carne, frattaglie, latticini.
Come si fa la dieta Barf
Non è immediato e semplice abituare il proprio cane alla dieta Barf, poichè passare a questo regime alimentare richiede alcune regole. Come prima cosa non pensate di offrire al vostro cane il nuovo sistema alimentare da un giorno all’altro ma preparatevi a seguire gli step idonei passo passo.
Primo step – Il passaggio dalle abituali crocchette alla dieta Barf necessita di un giorno intero di digiuno. Il cane nutrito ogni giorno con il cibo secco ha nello stomaco un’acidità adatta a digerire quel tipo di alimentazione e non è pronto subito per la nuova dieta.
Di conseguenza, passare alla dieta Barf, richiede del tempo. Da evidenziare che lo sfintere pilorico del cane, piuttosto stretto, non consentirà immediatamente il passaggio di ossa e grumi di carne non digeriti, per cui l’animale domestico potrebbe vomitare.
Nel giro di pochissimi giorni lo stomaco del cane, comunque, è capace di abbassare sensibilmente il proprio Ph, adattandosi naturalmente alla flora degli enzimi necessaria per la digestione del cibo crudo.
Secondo step – Nei primi tempi, i veterinari sostenitori della dieta Barf, consigliano di abituare il cane al nuovo regime alimentare offrendogli del cibo crudo come regalo, oppure mescolandolo con quello abitudinario, per poi aumentarlo gradualmente in due settimane circa.
Occorre iniziare con carne macinata senza ossa, molto difficili da digerire, utilizzando soltanto quella di una specifica tipologia. Questo passaggio si rivela molto utile per individuare intolleranze alimentari eventuali.
Quando il cane si inizia ad abituare, si può procedere con nuovi e diversi tipi di carne, dal muscolo di cavallo al pesce, arrivando ad arricchire i pasti con verdure di facile digeribilità, tra spinaci e carote, con frutta, mele e pere. Si consiglia di frullare i vegetali, in modo da favorire l’assorbimento dei nutrienti.
Infine si può passare alle frattaglie, lasciando per ultime le ossa di pollo oppure di bovino, macinati. L’osso crudo è facilmente digeribile, mentre quello cosso diventa refrattario ai succhi gastrici e potrebbe provocare disturbi all’intestino.
Il comportamento del cane
Tutto ciò che riguarda l’alimentazione del vostro cane sarà da discutere con il veterinario nutrizionista il quale saprà indirizzarvi anche per l’educazione ed il comportamento dell’animale.
Mentre per ciò che concerne il riposo del cane vi suggeriamo di chiedere contatti e informazioni al gruppo di lavoro del sito web https://cuccedivine.com, essi vantano esperienza decennale nella produzione e nella vendita nel settore di cucce e materassi per cani. Sono ai vertici delle classifiche di gradimento e sapranno darvi le giuste indicazioni per tutte le vostre esigenze.
Pro e contro della dieta Barf
Essendo un regime alimentare naturale, la dieta Barf offre al cane parecchi benefici per la sua salute. L’impiego di carne cruda, ossa e organi, inoltre è una garanzia di alimenti più ricchi a livello nutrizionale rispetto al cibo commerciale.
Nello specifico, i pro della dieta Barf sono:
- denti forti e puliti;
- pelo e mantello sano;
- alito pulito e non cattivo
- riduzione del peso corporeo;
- contrasto del sovrappeso, delle malattie metaboliche e del diabete;
- aiuto nell’insufficienza degli organi come le malattie renali.
Di contro, ci sono anche i contestatori della dieta Barf, secondo i quali il sistema potrebbe aumentare il rischio di:
- squilibri nutrizionali;
- perforazioni dell’intestino oppure a carico del tratto gastro-intestinale;
- tossinfezioni e gastroenteriti;
- parassitosi alimentare
- zoonosi trasmissibile all’uomo.