Quando ci si appresta ad intraprendere una nuova attività fisica, si pensa spesso al running, ovvero un’attività che ha sia base aerobica che anaerobica, in funzione della distanza che si percorrerà.
Tale attività porta notevoli benefici al corpo e alla mente, ma può anche avere qualche svantaggio, se si sottovalutano alcuni aspetti. Ecco allora una breve panoramica di vantaggi e svantaggi del running.
5 Benefici del running
Come anticipato, il running ha diversi benefici, non solo fisici ma anche psicologici.
Tra i principali ci sono:
- Un aumento del consumo energetico e quindi una potenziale diminuzione del peso.
- Un netto miglioramento dell’ossigenazione dei tessuti, che si traduce in miglioramento della salute da un punto di vista cardiovascolare e respiratorio.
- Un aumento del rilascio di endorfine che si tradurrà in un miglioramento dell’umore, oltre che in un aumento dell’autostima. La corsa viene spesso raccomandata anche in casi di dipendenze o depressione proprio per questi effetti benefici da un punto di vista psicologico.
- Un generale miglioramento di parametri fisiologici, quali:
- il controllo della pressione del sangue;
- il controllo di glicemia e trigliceridemia;
- un miglior rapporto HDL/LDL.
5. Un notevole miglioramento di forza, resistenza ed efficienza metabolica per quanto riguarda gli arti inferiori, visibili soprattutto per persone tendenzialmente sedentarie.
Questi benefici, nel lungo periodo, si traducono anche in potenziale prevenzione di alcune malattie cardiovascolari come le coronaropatie, respiratorie, come le broncopneumopatie, e ossee, come l’osteoporosi.
Infatti, come nella maggior parte dei casi, quando si intraprende un’attività fisica regolare, il running contribuisce al rallentamento di molti effetti dell’invecchiamento.
Controindicazioni del running
Anche il running però ha delle controindicazioni. Infatti, recenti studi evidenziano che gli accessi al pronto soccorso per infortuni da pratica sportiva siano originati nel 4,4% da distorsioni.*
Infatti, nel caso di persone che praticano jogging e running con regolarità, risulta più diffuso essere vittime di distorsioni o lesioni muscolari che necessitano poi di attività di fisioterapia come quella proposta da https://guelfiortopedico.it/. Nella maggior parte dei casi, gli atleti incorrono maggiormente in questo tipo di lesioni quando corrono su superfici dure quali asfalto o cemento.
A parte la possibilità di infortuni, gli svantaggi del running derivano principalmente da condizioni pregresse dell’individuo, o da predisposizioni individuali.
Principalmente il running è sconsigliato in caso di:
- presenza di una grave forma di obesità;
- una grave cardiopatia;
- una grave lombalgia;
- presenza già manifesta di compromissioni muscolari o tendiniti che interessino gli arti;
- decise compromissioni di anca, ginocchio o caviglia.
A seconda del carico di allenamento previsto, gli altri svantaggi legati al running sono conseguenti al suo impatto sull’organismo. Infatti, maggiore sarà il livello di allenamento, maggiori saranno le distanze percorse, e maggiore sarà il livello di stress a cui viene sottoposto l’atleta e il suo corpo, maggiori potranno essere gli svantaggi rilevati.
Ad esempio, si potranno avere ripercussioni sul tono dell’umore in caso di competizioni agonistiche o in relazione ai risultati sperati.
A livello statistico, poi, maggiore sarà l’attività svolta, maggiori saranno le probabilità per il runner di avere infortuni di natura muscolare, tendinea o legamentosa.
In caso si svolga l’attività in maniera regolare e non troppo intensa, questi svantaggi sono solitamente poco frequenti.
Fonti:
quotidianosanita.it/m/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=3818
Disclaimer:
Le informazioni contenute in questo articolo hanno puro scopo informativo e non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. È sempre consigliabile chiedere il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.