A chi si deve la nascita del velcro?

Il velcro è un materiale con cui abbiamo a che fare ogni giorno, ma a chi si deve la sua invenzione?

Come accade spesso, anche l’invenzione del velcro si deve in gran parte all’osservazione di alcuni meccanismi propri del mondo naturale che vengono successivamente sfruttati dall’uomo per rendere più semplice la vita di tutti i giorni.

L’ingegnere George de Mestral, colui che brevettò il velcro nell’agosto del 1955, fu infatti ispirato da qualcosa che accadeva, a lui e al suo cane, ogni volta che si concedeva una passeggiata in montagna in compagnia del suo amico a quattro zampe.

L’illuminazione arrivò quando l’ingegnere svizzero decise di sfruttare un meccanismo che, in natura, mettono in atto alcune piante per diffondere i propri semi il più lontano possibile nell’ambiente, agganciandosi al vello degli animali.

Quale? Scopriamolo nel prossimo paragrafo.

L’idea di George de Mestral

George de Mestral aveva notato che, quando rientrava dalle passeggiate in montagna, i suoi abiti e il pelo del proprio cane erano ricoperti dagli aghi rilasciati dalle piante di Bardana.

Analizzando questi aghi, l’ingegnere notò che terminavano con una sorta di uncini, grazie ai quali si agganciavano ai cappi naturali presenti sui tessuti dei vestiti e sul pelo del suo cane.

Da qui l’idea di utilizzare lo stesso sistema per creare un metodo di apertura e chiusura da utilizzare sui tessuti, secondo il principio dell’incastro degli uncini da un lato e dei cappi dall’altro.

Dopo alcune prove portate avanti con l’aiuto di un tessitore, l’ingegnere de Mestral depositò nel 1955 il brevetto del suo velcro.

Il primo prototipo era diverso dal velcro di nylon che conosciamo noi oggi, visto che era formato da due strisce di cotone.

Il nome velcro, che si deve al suo inventore, è l’insieme delle due parole francesi velour e crochet, che in italiano significano rispettivamente velluto e gancio.

Il brevetto di George de Mestral riscosse subito molto successo nel settore aerospaziale visto che, grazie al velcro, era possibile fissare gli oggetti senza che l’assenza di gravità li facesse svolazzare ovunque.

Da prodotto di nicchia, il velcro si trasformò nel giro di poco tempo in uno dei sistemi di apertura e chiusura più diffusi al mondo.

La scadenza del brevetto e le applicazioni del velcro

Il brevetto depositato da George de Mestral scadde il 2 aprile 1978, ma nonostante ciò continuò a mantenere il nome di velcro.

Da quel giorno, ogni azienda è libera di usare il velcro per la realizzazione di sistemi attacca e strappa adatti a ogni tipo di applicazione.

Un esempio? I sistemi attacca e strappa realizzati da https://www.mantica.it/.

Il velcro, trattandosi di un materiale altamente resistente e duraturo, trova largo impiego non solo nel campo dell’abbigliamento, ma anche nei seguenti settori:

  • sport e tempo libero;
  • militare;
  • cartotecnica;
  • logistica;
  • nautica;
  • medicale e ortopedia;
  • logistica;
  • casa e giardino.

L’uso così diffuso del velcro di deve, oltre che alla sua resistenza, anche alla grande versatilità e possibilità di personalizzazione che offre questo materiale.