Il CRO Marketing è un concetto molto importante che raggruppa le tecniche e le attività che riguardano l’ottimizzazione della conversione. CRO significa Conversion Rate Optimization che studia come aumentare il tasso di conversione di un e-commerce, cercando di trasformare tutti gli utenti che navigano sul sito in clienti veri e propri.
Ma come funziona e quali sono i consigli delle aziende specializzate nel processo di Conversion Rate Optimization? Ecco tutto quello che bisogna sapere.
CRO online marketing: che cosa significa?
La definizione di conversion rate optimisation è legata all’attività che si basa su un concetto ben definito. L’ottimizzazione si alimenta giorno dopo giorno dei siti web/e-commerce, così che le conversioni aumentino come da previsione di una strategia di web marketing definita.
A chi crede che sia una “perdita di tempo”, i professionisti rispondono con i fatti mettendo in evidenzia di come sia importante mettere insieme pratiche e strategie, per posizionare il sito all’interno di un risultato organico dei motori di ricerca.
La Conversion Rate Digital Marketing viene affidata solo ai professionisti dell’ottimizzazione anche con l’ausilio di strumenti particolari come i software di monitoraggio per la navigazione. Si parla di e-commerce e anche di siti generici, con l’obiettivo primario di sfruttare una serie di attività concrete su vari aspetti per mettere in risalto i punti focali, che interessano all’utente.
La fase del CRO, come accennato, mette insieme tutte le azioni che esistono nel web marketing migliorando tutti i risultati. A questo si accompagna la SEO, i social media, email e blogging. Gli step sono tantissimi e non si affrontano tutti nello stesso momento: si inizia con un briefing teorico per la visione della situazione di partenza, poi lo sviluppo di vari test per vedere quale sia la soluzione da scegliere sino alle analisi dei risultati monitorati mese dopo mese.
La definizione CRO marketing è uguale alla vendita?
La conversion rate online marketing non sempre è scelta per aumentare le vendite di un sito oppure e-commerce. Cosa significa? Le operazioni che servono per ottimizzare sono ottimali anche per accompagnare l’utente a svolgere determinate azioni (che a volte esulano dalla vendita stessa).
Naturalmente l’obiettivo principale resta l’azione di comprare e aumentare il traffico al sito, quando si parla di e-commerce o servizi. Ci sono dei siti web che invece necessitano solo di nuovi contatti con mail e numeri di telefono con il CRO che lavora per azionare questo meccanismo.
Gli obiettivi sono tantissimi e si differenziano da realtà a soggetto interessato. Il CRO si può definire versatile e utile per arrivare alla meta preposta in fase di progetto.
Come aumentare le vendite in un e-commerce
L’analisi di conversione di un sito web è sicuramente la prima parte di un progetto ambizioso. L’ e-commerce ha lo scopo primario di implementare i propri utenti e trasformarli in clienti diretti, per questo motivo è bene affrontare tutti gli step uno alla volta.
Ci sono oggi dei siti altamente complessi da gestire, soprattutto in termini di vendita, che hanno bisogno di un approccio differente e una strategia di ottimizzazione ad hoc. Ogni azienda è unica e come tale il CRO deve trasformarsi e adeguarsi.
Analisi dei dati e interazioni
I dati che sono stati diffusi dall’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano hanno messo in luce che, la conversione degli e-commerce Made in Italy è l’1,6%. Traducendolo in termini semplici, significa che su 100 utenti che guardano un sito di vendita, ce ne sono 2 che portano a termine l’acquisto.
Perché gli altri abbandonano il sito? I professionisti del settore sono chiamati a rispondere a questa domanda. Per farlo devono studiare i dati dell’analytics del sito web controllando quali siano le pagine più visitate e le altre che non producono visite. Dopo di questo si arriva a tracciare il percorso degli utenti dall’ingresso sino al suo abbandono.
Il secondo passo è valutare le interazioni grazie a strumenti particolari. Analizzare e comprendere il comportamento di un utente su tutto il sito e sulle varie pagine singole è importante: dove si focalizza l’attenzione delle persone che entrano sul sito? Perché quel prodotto non interessa? Che cosa manca a questo sito per arrivare alla vendita?
Se un utente abbandona ancora prima di acquistare, alcune volte lasciando gli oggetti nel carrello, ci deve essere qualcosa che disturba loro come la mancanza di informazioni o lentezza nel caricamento, per fare un esempio.
Valorizzare il cliente finale e perfezionare il sito
Lo studio che viene svolto è importante per passare alla strategia di conversion rate. Bisogna portare il sito e-commerce ad essere attraente, bello da vedere, con foto perfette e facilmente navigabile.
L’esperienza del cliente diventa ad un tratto il punto fondamentale su cui puntare. L’utente deve trovare facilmente i prodotti, leggere la descrizione e vedere le foto sotto ogni prospettiva, concludendo il suo ordine in totale sicurezza. Il tasso di conversione di un sito migliora grazie all’esperienza dell’utente: gli errori si trasformano e diventano i punti di forza per dare ciò di cui le persone necessitano a 360°.
Tra questi fattori anche l’eliminazione dei rallentamenti, pagine che non sono utili e bug che possono compromettere l’uso dei vari strumenti a disposizione (come una chat per l’assistenza diretta).
Contenuti pensati per gli utenti
Il terzo step che non deve essere sottovalutato riguarda la forma dei contenuti per l’utente. Prima di tutto è bene pensare all’architettura del sito mettendo in evidenza le categorie merceologiche di interesse, curando la SEO e la strutturazione di tutto il sito.
Mettersi dalla parte dell’utente che guarderà le foto e che cercherà informazioni su un prodotto che non conosce. Più dettagli ci sono, più immagini trova e migliore sarà il risultato finale. Una volta che la struttura è stata definita e realizzata concretamente, si pensa ai contenuti interni che non sono solo le descrizioni dei prodotti.
La strategia di marketing corretta è legata ad un concetto di funneling diretto: l’e-commerce dovrebbe sempre avere suo blog personale, per dare la possibilità di cercare informazioni e approfondire temi legati ai prodotti in vendita. L’utente di passaggio deve affidarsi e fidarsi del sito, trovare subito il prodotto che lo aggrada, curiosare in maniera semplice tra le categorie e arrivare al carrello senza abbandonarlo.