Mop e mocio in microfibra per pavimenti: perché sceglierli

Pulire casa è sempre un’attività impegnativa che richiede tempo e tanta pazienza.

Esistono sul mercato prodotti dal facile utilizzo che sono entrati da tanti anni nelle case di tutti gli italiani. Mop e mocio in microfibra per pavimenti sono preziosi alleati nelle pulizie domestiche, perché permettono di lavare le superfici dei pavimenti con grandi quantità d’acqua, grazie a elevate capacità di assorbimento dei liquidi e grazie alle frange in microfibra. Quali sono le caratteristiche principali di questi prodotti? Qual è la loro storia? Cosa rende la microfibra un tessuto ideale per le pulizie domestiche? Scopriamo tutto quel che c’è da sapere su mocio e mop e perché sceglierli.

Mop e mocio in microfibra: caratteristiche principali

Per capire perché scegliere mop e mocio in microfibra per le pulizie di casa, bisogna partire dalle differenze tra mop e mocio. Spesso si fa una gran confusione tra questi due prodotti. Il mocio è utilizzato con una grande quantità d’acqua e si contraddistingue per la sua grande capacità assorbente dovuta alle frange in microfibra.

Il mop, invece, è ideale per l’utilizzo a secco, senza acqua. Il mop serve a raccogliere la polvere e lo sporco presenti sulla superficie dei pavimenti. Esistono però anche mop che possono essere utilizzati al posto del mocio, utilizzando una piccola quantità d’acqua. Per utilizzare il mop per lavare a terra, si può applicare una piccola quantità d’acqua direttamente sul mop o sulla superficie del pavimento. Il mop andrà poi pulito accuratamente dopo ogni lavaggio, se si vuole può essere anche lavato direttamente in lavatrice.

Perché scegliere un mocio per lavare i pavimenti? Innanzi tutto, per la praticità e la velocità. Il mocio permette di lavare senza fare troppa fatica e senza doversi abbassare rischiando fastidi alla schiena. Il mocio è formato da un lungo manico che ha alla sua base inferiore una testa composta da strisce di diversi materiali (sempre consigliabile scegliere quelli in microfibra). La testa del mocio, grazie ai suoi filamenti attrae e assorbe lo sporco.

Non c’è mocio senza secchio d’acqua con detersivo! Il mocio va infatti bagnato nel secchio, strizzato per bene girando la maniglia in senso orario e avendo cura di rilasciare l’acqua in eccesso. Acquistare un set composto da mocio e secchio abbinato è sempre consigliabile per una pulizia perfetta. Il secchio può essere a pedale o automatico ed entrambi hanno la stessa efficacia; la scelta tra uno e l’altro dipende semplicemente dal prezzo.

Mocio: curiosità e storia di questo prodotto per le pulizie

Perché il mocio ha questo strano nome e qual è l’origine di questo prodotto per le pulizie domestiche che è stato utilizzato da generazioni di italiani? Il primo mocio fu brevettato da Eddy Key negli Stati Uniti nel 1837. Ci è voluto quasi un secolo per ottimizzare e rendere questo prodotto quasi identico a quello moderno che tutti conosciamo. Fu grazie allo spagnolo Manuel Jalon Corominas che nel 1956 venne coniato il termine mocho, da cui deriva l’italianizzazione mocio. L’antenato del mocio è la radazza, anche detta redazza o retazza. La radazza era una scopa alla cui estremità venivano legati dei lunghi filamenti di canapa o di cotone e venne inventata per lavare i ponti delle navi che si sporcavano facilmente e frequentemente, in particolare nei periodi molto caldi. I ponti venivano prima strofinati con della pietra pomice e poi lavati con forza utilizzando le radazze. Ovviamente, nel diciannovesimo secolo non esistevano i detersivi e si ricorreva al solo utilizzo dell’acqua di mare. Una volta asciugati, i ponti venivano cosparsi da una piccola quantità di sabbia per far sì che i marinai non scivolassero durante lo svolgimento delle normali attività lavorative. In Spagna, negli anni cinquanta del ventesimo secolo l’invenzione fu perfezionata arrivando a quello che oggi viene identificato come  mocio: un bastone con un panno fatto di filamenti e un secchio con uno strizzatore. Negli anni 50 il prodotto iniziò ad essere prodotto su larga scala e a diventare sempre più popolare tra le donne.

Il termine mop venne coniato da uno dei primi venditori di mocio. La parola mop, infatti, veniva anticamente utilizzata per indicare le donne che pulivano.

La microfibra: proprietà e vantaggi di questo tessuto

Perché scegliere mocio e mop in microfibra per le pulizie di casa? Quali sono le particolari caratteristiche di questo tessuto?

La microfibra è oggi utilizzata in diversi ambiti, grazie alla sua elevata capacità di assorbimento, di resistenza allo sporco e alla facilità con cui può essere lavata.

Oltre a essere largamente utilizzata per gli articoli legati alle pulizie domestiche, la microfibra trova oggi impiego anche nella realizzazione di rivestimenti per sedie, poltrone e divani.

La microfibra ha tra le sue caratteristiche maggiormente apprezzate la sua consistenza morbida e vellutata che imita le qualità di fibre ben più pregiate. Tre volte più sottili del cotone, le microfibre sono leggerissime e vengono prodotte in quattro differenti tipologie: di fibre acriliche, di nylon, di poliestere e di rayon. Questa tipologia di tessuto ha iniziato a essere studiata e in seguito prodotta in larga scala a partire dagli anni 80. Lo scopo di chi ha cominciato le prime ricerche per lo sviluppo di questo tessuto era quello di creare un sostituto della seta e del cotone che avesse caratteristiche simili per quanto riguarda la capacità di assorbire l’acqua. Ecco perché le microfibre hanno avuto un grande successo soprattutto nel settore delle pulizie. La capacità di assorbimento di questo tessuto ha favorito il suo impiego anche nel settore dell’abbigliamento, per creare capi in grado di assorbire il sudore e garantire un alto grado di traspirazione. Calzini, canottiere e, soprattutto, articoli per lo sport realizzati in microfibra stanno avendo sempre più successo tra i consumatori e vengono utilizzati per la produzione da moltissime multinazionali.