Quando ci si avvicina al mondo della fotografia per la prima volta una delle difficoltà maggiori a cui si va incontro è sicuramente la confusione generata da definizioni molto simili tra loro.
Uno degli esempi più classici è la difficoltà nel comprendere e distinguere concetti basilari di questa nobile arte come quelli di: distanza focale, lunghezza focale o apertura focale.
Per questo motivo in questo articolo approfondiremo questo argomento cercando di capire la differenza tra queste terminologie e l’importanza di questi concetti in tutta la fotografia di base.
Distanza focale e lunghezza focale in fotografia
La prima cosa che voglio fare è tranquillizzarti perché non è assolutamente complicato come sembra, iniziamo con il dire che tutte e tre queste variabili sono strettamente correlate con uno degli accessori più importanti in fotografia: l’obiettivo fotografico.
Inoltre per semplificare il tutto tieni presente che le definizioni di distanza focale e di lunghezza focale sono uno il sinonimo dell’altra e quindi presentano il medesimo significato.
Che cosa è la distanza focale ?
La lunghezza focale (o distanza focale) è definita come la distanza che intercorre tra il centro ottico dell’obiettivo e il piano di messa a fuoco (il sensore o la pellicola).
Sembra chissà quale definizione ma ti assicuro che la distanza focale è una variabile che già conosci, hai presente quella piccola dicitura espressa in mm scritta sul barilotto di ogni obiettivo in commercio?
Ecco quel numerino indica la lunghezza focale di una lente ed è una caratteristica intrinseca di ogni ottica.
Classificazione degli obiettivi in base alla lunghezza focale
In base a questa variabile possiamo distinguere gli obiettivi fotografici in diverse classi:
- Normali: caratterizzati da una distanza focale intorno ai 50mm, vengono chiamati in questo modo perché offrono una visione della scena (angolo di campo) simile a quella che abbiamo con i nostri occhi.
- Grandangolari: dove la distanza focale è inferiore ai 35mm, in questo caso l’angolo di campo è superiore a quello della nostra vista.
- Teleobiettivi: tutte le ottiche con lunghezze focali superiori ai 70mm, dove l’angolo di campo è superiore a quello che abbiamo con i nostri occhi.
Queste caratteristiche rendono gli obiettivi grandangolari perfetti per la fotografia di paesaggio, mentre i teleobiettivi vengono principalmente utilizzati per la fotografia naturalistica o quella sportiva.
La lunghezza focale è quindi inversamente proporzionale ad un’altra importante variabile della fotografia di base chiamata angolo di campo.
Visto che in questo post non approfondiremo questo concetto ti lascio una risorsa utile nel caso volessi migliorare la tua conoscenza.
Ottiche fisse o a lunghezza focale variabile
Inoltre sempre sulla base della distanza focale possiamo distinguere gli obiettivi fotografici in due grandi classi:
- Le lenti a focale fissa che presentano un’unica lunghezza focale come ad esempio un obiettivo da 50mm.
- Le ottiche zoom o a lunghezza focale variabile capaci di coprire un certo range di distanze focali, come il classico 18-55mm che spesso viene venduto come starter kit insieme al corpo macchina.
Per quanto riguarda questa classificazione possiamo tranquillamente dire che le ottiche fisse presentano una qualità d’immagine nettamente migliore di quelle zoom, anche se presentano il grosso limite di non poter variare la distanza focale durante la fase di scatto.
Cosa significa apertura focale in fotografia?
Dopo aver capito il concetto di lunghezza focale passiamo ora ad analizzare cosa si intende per apertura focale di un obiettivo.
Questa variabile è strettamente correlata con una delle componenti meccaniche più antiche chiamata diaframma fotografico.
Il diaframma è presente all’interno di ogni obiettivo in commercio ed è costituito da un foro circondato da lamelle che aprendosi e chiudendosi determinano la grandezza di questa apertura centrale, è proprio la grandezza di questo foro a essere comunemente indicata con il termine di apertura focale.
Apertura focale e scala dei diaframmi
I diversi gradi di apertura focale vengono espressi con il prefisso f/ e sono articolati su una scala meglio conosciuta come scala dei diaframmi.
Questo principio è alla base dell’esposizione di ogni singolo scatto visto che decidendo il grado di apertura del diaframma andremo a decidere anche la quantità di luce che colpirà il sensore della fotocamera:
- A bassi valori di f/avremo una grande apertura del diaframma e quindi una maggiore quantità di luce colpirà il sensore.
- Mentre ad alti valori di f/ il diaframma sarà più chiuso e di conseguenza passerà meno luce attraverso l’obiettivo.
Tieni comunque presente che l’apertura focale non sarà l’unica variabile da tenere in considerazione per trovare la giusta luminosità di uno scatto, visto che dovrai anche controllare al meglio:
- Il tempo di esposizione: per quanto tempo la luce entrerà attraverso il diaframma prima che questa componente si chiuda.
- Il valore di iso che indica la sensibilità del sensore ai raggi luminosi.
Queste tre variabili sono infatti alla base del famoso triangolo dell’esposizione, un principio che bisogna assolutamente conoscere se si vogliono ottenere fotografie con la giusta luminosità.
Se non conosci il triangolo dell’esposizione puoi approfondire questo concetto a questo link.
Apertura focale e profondità di campo
L’esposizione non è comunque l’unico fattore influenzato dall’apertura focale, questa variabile viene infatti utilizzata anche in altri campi fotografici.
Viene per esempio coinvolta nel calcolo della profondità di campo, un fattore che indica la porzione di scena che sarà perfettamente nitida ai nostri occhi all’interno di uno scatto.
La relazione tra la profondità di campo e l’apertura focale è direttamente proporzionale visto che:
- Con alti valori di apertura focale (f/) si ha un aumento della profondità di campo
- Mentre con bassi valori di apertura del diaframma abbiamo una diminuzione sostanziale delle zone nitide all’interno dell’immagine finale.
L’importanza dell’apertura focale in fotografia
Per farti capire l’importanza dell’apertura focale in fotografia tieni presente che questa variabile influenza anche:
- La distanza iperfocale: la distanza alla quale mettere a fuoco per ottenere la massima profondità di campo possibile
- La formazione di Lens flare, delle aberrazioni visive che possono sorgere nella fotografia in controluce
- La tecnica del bokeh, utilizzata principalmente in campo ritrattistico e naturalistico per conferire maggiore importanza al soggetto utilizzando uno sfondo sfocato.
L’importanza della lunghezza focale e dell’apertura focale nella fotografia di base
Spero che questo articolo ti sia servito a fare un po’ di chiarezza sull’argomento.
Direi che non dovresti avere più dubbi sul significato di lunghezza e apertura focale ma soprattutto sull’importanza di queste due componenti per la buona riuscita dei tuoi scatti, adesso è arrivato il momento di sperimentare sul campo quanto hai appreso.