L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha classificato il rumore del traffico, sia esso aereo, stradale o ferroviario, tra le cause principali di malattie in Europa occidentale.
Un’esposizione prolungata al rumore ambientale può portare effetti cardiovascolari e metabolici negativi, riduzione delle prestazioni cognitive nei bambini, nonché gravi fastidi e disturbi del sonno.
Si stima, infatti, che 22 milioni di persone soffrano di forte fastidio cronico e 6,5 milioni di persone soffrano di disturbi del sonno cronici elevati. Il rumore emesso dai velivoli causa frequenti disturbi dell’apprendimento in età scolare.
Politiche comunitarie sull’inquinamento acustico
Le emissioni di rumore sono regolamentate nell’Unione Europea già da diversi anni. I limiti massimi di rumorosità per autoveicoli, elettrodomestici e attrezzature per esterni risalgono agli anni ’70.
Più recentemente, le misure per controllare il rumore degli aeroporti e la regolamentazione dei livelli di rumore degli impianti industriali hanno ampliato i controlli previsti in questo ambito.
Dal 2002 con l’introduzione della direttiva europea sul rumore ambientale, si è cercato di monitorare l’efficacia dei controlli delle emissioni, chiedendo che ogni stato membro facesse la sua parte sul territorio.
La Direttiva ha introdotto due indicatori chiave per il fastidio e il disturbo del sonno che, se superati, impongono l’elaborazione di piani d’azione finalizzati alla riduzione dell’esposizione e alla tutela delle aree non ancora inquinate dal rumore.
Ad esempio, l’OMS raccomanda che l’esposizione a lungo termine al rumore del traffico stradale non superi:
- i 53 dB durante il periodo giorno-sera-notte;
- i 45 dB durante la notte per evitare conseguenze negative sulla salute.
I valori consigliati per il treno sono 54 dB nel periodo giorno-sera-notte e 44 dB durante la notte, mentre per gli aerei sono 45 dB nel periodo giorno-sera-notte e 40 dB durante la notte.
Come misurare l’inquinamento acustico in azienda
In caso di inquinamento acustico in ambito aziendale, esistono professionisti seri a cui affidarsi per le rilevazioni e il monitoraggio della situazione come Sige Genova.
I rilevamenti del rumore vengono fatti in corrispondenza di spazi utilizzati da persone e comunità con l’ausilio di un fonometro, uno strumento che registra eventuali variazioni di pressione sonora convertendole in segnale elettrico.
Tali misurazioni valorizzano una gamma di metriche che comprendono diffusione e intensità del rumore, vibrazioni emesse ed eventuali variazioni temporali, al fine di poter ricostruire la situazione del luogo oggetto di esame. Solo tramite le rilevazioni professionali è possibile comprendere se i livelli acustici siano conformi alla normativa vigente.
Inoltre, è previsto dal D.lgs. n.81/2008 che i lavoratori vengano sottoposti a controlli periodici nel corso dello svolgimento delle proprie attività lavorative. Il decreto prevede inoltre la predisposizione di un Programma Aziendale di Riduzione delle Emissioni Sonore.
Tali accorgimenti sono necessari per la prevenzione della sovraesposizione al rumore, oltre che per mettere in atto azioni correttive mirate alla riduzione di tale esposizione nel corso della giornata lavorativa.
Dati gli impatti negativi sulla salute umana e l’elevato numero di persone colpite, il rumore ambientale è una preoccupazione significativa per cittadini, aziende, ma anche per le istituzioni, che va attentamente monitorato.