Quando si vive in una casa con i mobili in legno potrebbe presentarsi il problema di un’infezione da tarli. Questo tipo di arredo è infatti soggetto all’aggressione di piccoli parassiti che proliferano e aggrediscono qualsiasi superficie in legno, soprattutto nel periodo estivo quando il calore crea l’habitat perfetto. Ritrovandoci anche noi con fastidiose punture siamo subito portati a pensare che i tarli del legno che attaccano l’uomo abbiano infestato la nostra casa, ma non è proprio così.
La relazione tra infestazione da tarli e dermatite umana esiste, certo, ma il processo è più complicato di quanto sembra. Per capire per quale motivo ci ritroviamo queste fastidiose macchie e come queste si colleghino all’infestazione in casa dobbiamo partire da principio e fare un po’ di chiarezza.
I tarli del legno: diverse specie per un unico problema
È importante sapere che in realtà non esiste un’unica specie di tarlo del legno, ma ben due differenti. Entrambe le specie sono sprovviste di un apparato succhiatore e quindi non è possibile che siano loro la causa diretta nel nostro problema. La fisionomia del tarlo, infatti, si distingue solo in base alla profondità che riesce a raggiungere nel legno.
In termini poco specifici possiamo dire che esiste il tarlo piccolo che attacca il legno fino a due centimetri di profondità e quello grande che invece riesce a creare vere e proprie gallerie per attaccare la cellulosa dell’arredo di casa.
Entrambe le specie incentivano la sopravvivenza di un acaro del tarlo, un piccolo parassita che si nutre del parassita. Potrebbe sembrare che questo risolva tutti i nostri problemi e invece è proprio lui la causa di tutti i mali.
Tarli del legno che attaccano l’uomo: come agiscono gli acari
Gli acari del tarlo sono parassiti che vivono in simbiosi con il tarlo che aggredisce i nostri mobili. Sono forniti di un apparato pungente e riescono a sopravvivere all’interno dei tessuti aspettando il momento adatto per attaccare non solo il tarlo del legno ma anche l’uomo.
La dermatite da tarlo è infatti erroneamente chiamata così poiché è provocata dagli acari che si cibano di loro, questi fastidiosi e piccoli ospiti indesiderati che pungono e succhiano qualsiasi cosa capiti nelle loro vicinanze, anche l’essere umano.
Nei casi più blandi ci si ritrova con fastidiose macchie pruriginose, ma non sono rari i casi in cui queste rischiano di provocare infezioni più gravi. L’acaro del tarlo sprigiona infatti un veleno che serve per anestetizzare il tarlo e che può essere estremamente fastidioso per l’uomo.
Come eliminare l’acaro del tarlo
Non si può eliminare l’acaro senza eliminare il tarlo, poiché, come abbiamo già detto prima, questi vivono in simbiosi. È quindi necessario rivolgersi da subito ad una ditta esperta, appena vediamo comparire i primi segni di danneggiamento sui nostri mobili o su qualsiasi altra superficie in legno.
Solo con l’eliminazione del tarlo del legno, e dopo un’attenta pulizia e disinfestazione di tutti i tessuti della casa, sarà possibile debellare l’acaro causa di dermatiti e fastidiosi pruriti.