Il reddito di cittadinanza è una misura adottata dallo stato per aiutare i cittadini in difficoltà economiche. Sin dalla sua uscita però si sono create non poche problematiche su cosa potesse essere pagato e cosa no con questo metodo, non ultimo se si può pagare il dentista con il reddito di cittadinanza.
Se infatti il cittadino in possesso di questa carta compie un pagamento non abilitato può incorrere in diverse sanzioni e per questo motivo in molti limitano le spese. Eppure il dentista rientra tra i beni primari, ovvero quelli consentiti dalla spesa della carta. Vediamo quindi nel dettaglio come funziona.
Il dentista come bene primario
Come abbiamo detto prima, il reddito di cittadinanza è una misura che consente le spese primarie anche a chi si trova in difficoltà economiche. Non è raro che in caso di difficoltà finanziarie la prima visita ad essere messa in secondo piano è proprio quella dentistica. Si tratta di un errore piuttosto grave in quanto i problemi dentali possono sfociare velocemente in altri più gravi. Questa misura ha permesso quindi in questo senso un grande passo avanti rendendo possibile pagare il dentista con il reddito di cittadinanza.
Non si parla solo di professionisti convenzionati con i centri statali, ma anche di studio odontoiatrici privati. Le uniche spese non consentite, infatti, sono quelle per il gioco d’azzardo. Al contrario, invece, tutte quelle che riguardano la salute o i beni di prima necessità, come il cibo, il vestiario o anche gli occhiali da vista, sono consentite e approvate.
Come si può pagare il dentista con il reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza è assegnato attraverso un versamento su una carta dalla quale è possibile effettuare un prelievo mensile di massimo 100 euro. Anche i bonifici da parte di questa carta sono vincolati al solo mutuo o affitto della casa. Seguendo queste indicazioni è quindi intuibile che si può pagare il dentista con il reddito di cittadinanza o attraverso il semplice uso della carta di debito o in contanti se si effettua un prelievo che rientri nei limiti imposti.
Il reddito di cittadinanza impone inoltre il limite di risparmio, motivo per cui non è possibile conservare la somma del mese precedente per pagare il dentista. Si presenta infatti la necessità di spendere tutta la somma erogata entro la fine del mese successivo, altrimenti l’importo verrà decurtato del 20%. Ogni sei mesi scatta inoltre la decurtazione totale del risparmio che renderà disponibile solo la somma del mese corrente.
Quali sono le spese consentite dal reddito di cittadinanza
In realtà sono molti gli acquisti che rientrano nei beni di prima necessità tra cui i beni alimentari, i prodotti per la cura del corpo, i farmaci, i libri e anche gli indumenti. Nelle spese del reddito di cittadinanza troviamo anche quelle per la benzina di auto e moto e per l’acquisto di biglietti di concerti e cinema così come anche quelli per gli elettrodomestici e per l’acquisto di tablet, cellulari e computer.